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6 APRILE
6 APRILE
Capaccio Paestum, in scena 'Io, Anna Magnani?... l'essenza e la poesia di un mito'
Comunicato Stampa
04 aprile 2025 09:05
Eye
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CAPACCIO PAESTUM. I Parchi archeologici di Paestum e Velia, in collaborazione con l’Accademia Magna Graecia, diretta da Sarah Falanga, organizzano “Donne di Hera”, rassegna di teatro nel Museo Archeologico Nazionale di Paestum. Il titolo della rassegna evoca la straordinaria forza delle donne, poste sotto la protezione della dea Hera. Gli spettacoli che vanno in scena sono stati scritti o riadattati da Sarah Falanga e prodotti unicamente per Paestum e hanno come soggetto i “Miti Moderni”, appartenenti già all’immaginario collettivo e descritti da una drammaturgia nuova e sorprendente. Il secondo appuntamento della rassegna sarà “IO, ANNA MAGNANI? …l’essenza e la poesia di un mito”  ed andrà in scena domenica 6 aprile 2025, alle ore 17.00.

NOTE DI REGIA 

Entrerà in scena delicata ed incredula…è un’attrice che ama il suo lavoro tanto da farne unico motivo di vita. Anna, intanto, non vede l’ora di avere ancora un palcoscenico dove vivere. Lo spettacolo non è un documentario su tutte quelle “notizie-curiosità” che riguardano Anna Magnani…E’ la storia della sua interiorità di donna/attrice…E’ per la prima volta uno spettacolo teatrale di grande responsabilità. E’ una grande sfida…grande almeno quanto la sua eterea, inattaccabile ed immensa immortalità. Il testo è un susseguirsi ritmico e delicato di emozioni umane, quelle che forse di Anna Magnani mai nessuno è riuscito a parlare … E’ la storia universale di una donna!

NOTE D’AUTRICE E DI ATTRICE (Sarah Falanga):

Anna, da sempre vicina, da sempre temibile, spaventosamente grande! E’ da sempre come una presenza quotidiana in casa attraverso racconti, film, ricordi, vecchi articoli di vecchi giornali, foto… Lo spettacolo è la scrittura della storia di un’attrice moderna che percorre “per pura coincidenza?” le stesse storie, le stesse esperienze emotive di Anna…”Nel mio delirio notturno ho scritto a ruota libera... Dovrò trasformare questo flusso di coscienza in uno spettacolo!”  Io, attrice moderna che vive gli stessi umori di Anna, gli stessi drammi, le stesse ansie, gli stessi dolori, la stessa musica dell’anima...

In scena due storie vicine, due donne che percorrono strade simili… Un tenore, un pianoforte ed un violino, veri ed unici intimi interlocutori… Atmosfere delicate, uniche, rarefatte, tra passato e presente…surreali, brillantemente reali e poi oniriche… Anna Magnani è il mio modello, tutto quello a cui cerco di avvicinarmi, naturalmente non nell'imitarla…essendo inimitabile! Anna è l'attrice naturale, il genio, l'istinto, la verità che l'attore, sia in teatro che al cinema, dovrebbe raggiungere. Come si fa? Credo con la perfetta fusione tra la tecnica (e perciò la perfetta conoscenza e metabolizzazione di essa) e l'istinto. Altro lavoro è trovare il vero istinto, trovare la propria verità e poi cercare il modo migliore per trasmetterlo al pubblico, mettendolo a servizio del personaggio. Il personaggio è vero, a mio parere, solo se l'attore rintraccia e riesce a far affiorare un'emozione vera. Del resto, quale sarebbe la differenza tra un interprete e l'altro di uno stesso personaggio se non la differenza delle loro umanità? Oltre ad essere per me l'esempio professionale, è anche la sintesi del mio animo contrastato, sofferente ed incompreso di donna (od aspirante tale!). Nel raccogliere curiosità su di lei, mi sono riconosciuta, per mia grande sorpresa, in alcuni aspetti della sua complessa ed affascinante personalità! Generosa con i più deboli, contraddittoria e poi fuori dagli schemi, alla continua ricerca di un amore che poi rifiuta inconsapevolmente e poi scarsamente convinta della sua forza, testarda e fintamente distaccata e severa. Una maschera sulla maschera strepitosa che era…che è!

Lei è un mito poiché non conosce la morte. Il suo sguardo è vivo, come il suo esempio! Sono quasi certa che lei non sospettasse neppure che a quarant'anni dalla sua morte (solo fisica!), molti stessero ancora ammirandola, chiedendosi come poter parlare nel modo giusto di lei! Io la sento vicina, mi rimprovera a volte… Ho paura di non renderle giustizia, di non saper trovare i modi, i mezzi per raccontarla al suo nuovo pubblico (magari a coloro che vedranno il "nostro" spettacolo!). Il mio incontro artistico con Anna Magnani? Una sera, o meglio una notte in cui si provava al Bellini lo spettacolo "Masaniello musical”. Era ottobre del 1996, durante una pausa dalle prove, passando dalla portineria dell'ingresso artisti del teatro, chiesi frettolosamente al custode (bloccato in portineria per sua stessa mansione!) se avesse gradito un caffè. Quel signore aveva conosciuto Anna Magnani. Mi rispose: "Signurì, siete tale e quale ad una grande attrice che voi non avete potuto conoscere. Pure lei era generosa con noi poveri mortali! Lei era un'attrice e, soprattutto a suo tempo, non era previsto che potesse rivolgere la parola a custodi... Lei mi sorrideva e mi chiedeva sempre se volevo un caffè! Voi ci somigliate pure... Lei si chiamava Anna Magnani!"

Da quel momento, lusingata per il paragone, cominciai a studiare, a cercare di lei... Poi ho cominciato a sognare di scrivere uno spettacolo che parlasse di lei. Naturalmente era ed è un'impresa ardua! Non si può pensare di imitarla neanche lontanamente... Studiando i sui sguardi sono arrivata a riconoscere delle sensazioni che ci accomunano...ma è perché in quegli sguardi si accomunano tutti gli uomini... E' di quella universalità che cercherò di raccontare… Ma l'universo è infinito come lei! Credo che però ogni uomo può essere infinito...può diventare immortale carpendo la sua verità e donandola incondizionatamente... Bisogna, a mio parere, trovare il coraggio di lasciare un segno!

- Come nasce lo spettacolo?

Lo spettacolo nasce dall'esigenza di voler esplorare Anna "da dentro", dal punto di vista di chi deve interpretare e ne sente l'ansia, l'emozione, la difficoltà, la responsabilità, il timore. Lo spettacolo nasce dalla voglia di portare tra la gente la sua forza, di farla conoscere ai più giovani, a tutti coloro che, a causa di certo spettacolificio malato del nostro tempo, ignorano o hanno dimenticato la forza del gusto, lo stile, il senso e la vocazione del mestiere dell'attore, lo studio… Lo spettacolo è una sperimentazione di meta-teatro. Nasce senza distanze dal pubblico, vive negli occhi del pubblico, vuole vivere di verità, non vuole filtri ne' protezioni…proprio come Lei!

E' uno spettacolo naturale, mai involgarito da espedienti di scene pompose o di scintillii gratuiti che stordiscano i testimoni del miracolo scenico. E' tutto di immedesimazione di verità interpretativa, come avrebbe fatto Lei… rispetta l'aspetto sacrale del teatro, cerca la catarsi…

- Quali sono le affinità artistiche tra te ed Anna Magnani?

Io non posso avere la presunzione di riconoscerne troppe. Quella che certamente mi accomuna a lei è la ricerca spasmodica della verità, la ricerca della visceralità, dell'incisività, della trasmissione diretta dell'emozione.

In termini tecnici si potrebbe parlare di Metodo Stanislavskij, ossia della ricerca di verità interiori dell'attore messe al servizio del personaggio. Credo che Lei non ne fosse consapevole, che fosse istinto puro guidato dal buon gusto, dalla classe della diva e dall'umiltà di un artigiano instancabile lavoratore, dal sorriso e dal tormento di un'anima giustamente e criticamente inquieta. L'inquietudine è sicuramente il nostro punto di contatto...e poi il fatto di non prendersi mai troppo sul serio, lavorando con serietà e severità… La voglia di voler lasciare un segno. Un pizzico di tutto questo è nel mio modo di cercare passo dopo passo il mio percorso, nel problematizzarmi, anche in maniera maniacale ed eccessiva…ma la sua grandezza inimitabile rimane per me un insegnamento costante...insomma è la mia insegnante privata Anna è la giuda di Sarah attrice. È lo stimolo continuo alla lotta contro i luoghi comuni, contro la cattiveria dell'ignoranza che anche lei ha subito. E' la lotta contro i falsi miti, contro le ingiustizie e le incoerenze. E' la mia voglia di scrivere, di scoprire, di studiare. E' la necessità e l'energia necessaria per provare a superarmi. È lo sguardo deciso necessario per affrontare le sfide. È l'inevitabile confronto ed il mio mettermi in discussione. È il senso critico. È il respiro nelle difficoltà. È la luce nel buio. È la possibilità e la speranza di farcela. È il vento nuovo di un soffio divino. È la scoperta continua. È il mio gioco di bambina e la consapevolezza di donna. È il coraggio irrefrenabile di un sorriso. E’ armonia e tormento. E' una necessità. È la scelta!

UNO SPETTACOLO DI E CON  Sarah Falanga

CAST ARTISTICO: Compagnia stabile dell’Accademia Magna Graecia e con la partecipazione di Gabriella De Carlo (pianoforte) e Carla Schiavone (attrice)

PRODUZIONE:  Teatrinedito AMG

LOCATION: Sala Spazio Pubblico, Museo Archeologico Nazionale di Paestum

Evento facebook:  --> https://fb.me/e/9pHGbCQGF 

L'ingresso allo spettacolo è incluso nel biglietto di ingresso ai Parchi e nell’abbonamento Paestum&Velia.

Scopri di più al seguente link: https://museopaestum.cultura.gov.it/donne-di-hera-il.../

 



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