CAPACCIO PAESTUM. Sono stati concessi gli arresti domiciliari al pregiudicato Antonio Cosentino, finito in carcere lo scorso 27 marzo nell’ambito dell’inchiesta dell’Antimafia sul presunto scambio elettorale politico-mafioso nella Città dei Templi in occasione delle Amministrative del 2019. Secondo le accuse mosse dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Salerno, il pregiudicato capaccese Roberto Squecco avrebbe commissionato a Cosentino e ad altri due soggetti, Domenico De Cesare e Angelo Genovese, un attentato dinamitardo nei confronti dell’allora sindaco di Capaccio Paestum, Franco Alfieri. L'attentato, pianificato nei minimi particolari con sopralluoghi e studio delle mappe, non sarebbe stato portato poi a compimento per un mancato accordo di tipo economico con i baronissesi. Cosentino, difeso dagli avvocati Antonio Mondelli e Pierluigi Spadafora, è stato così tradotto agli arresti domiciliari a seguito dell’interrogatorio di garanzia.
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