ATENA LUCANA. E’ stato iscritto nel registro degli indagati dalla Procura di Lagonegro il carabiniere che, nella notte tra giovedì e venerdì, ha esploso due colpi di pistola che hanno ferito un 42enne, di nazionalità rumena e residente nel Casertano, nei pressi dello svincolo di Atena Lucana, lungo l’A2 del Mediterraneo. L’accusa ipotizzata è di eccesso colposo in legittima difesa e lesioni personali. Al militare, in servizio al Nucleo Radiomobile della Compagnia di Sala Consilina, è stata sequestrata la pistola d’ordinanza. L’uomo ferito, pregiudicato, guidava, con il volto coperto da un passamontagna, un fuoristrada rubato che ha cercato di investire i militari, ignorando l’alt imposto dalla gazzella dell’Arma. A quel punto, uno dei carabinieri ha sparato due colpi, colpendo di striscio al collo il 42enne straniero, subito soccorso e condotto in ospedale a Polla, per poi essere trasferito nelle scorse ore in carcere. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri della Compagnia di Sala Consilina, diretta dal capitano Veronica Pastori, il 42enne faceva parte di una banda di ladri, che stava rientrando dopo aver commesso una serie di furti nella vicina Basilicata. Infatti, altri due connazionali, rispettivamente di 45 e 29 anni, sono stati bloccati a bordo di un altro mezzo, che circolava con targa clonata. All’interno, i militari hanno trovato arnesi da scasso e refurtiva. I due sono stati arrestati e condotti in carcere. Sono riusciti a scappare, invece, dopo aver forzato il posto di blocco, i complici che viaggiavano nella prima delle tre auto in azione.
Sul caso è intervenuto anche il ministro della Difesa, Guido Crosetto, che ha ricordato i fatti di Atena Lucana con il carabiniere che ha esploso colpo di arma da fuoco contro due auto di ladri che hanno forzato un posto di blocco: “Serve una norma che tuteli il personale delle Forze di Polizia dall’automatismo della sottoposizione a procedimento penale in caso di uso legittimo delle armi o della forza. Anche perché altrimenti il perdurare di fatti di questo tipo non può che scoraggiare il personale dall’intervenire in maniera efficace nelle situazioni di emergenza. Cosa che significherebbe rinunciare a garantire la sicurezza dei cittadini”.
“Le nostre Forze dell’Ordine sono il racconto migliore dell’Italia. Svolgono il loro lavoro con la passione di chi crede nei valori della Patria e servono lo Stato. Non hanno stipendi ricchi e non ci sarebbero cifre quantificabili per il potenziale rischio di vita che corrono. E’ aberrante che chi fa il proprio dovere, come il Carabiniere dei fatti di Atena Lucana, debba essere anche messo sotto inchiesta. Concordo pienamente con quanto espresso dal Ministro della Difesa Guido Crosetto: le nostre Donne ed Uomini in divisa vanno tutelati e presi ad esempio, non demotivati e delegittimati. E’ interesse dei cittadini onesti, dei cittadini più deboli. Lo Stato c’è innanzitutto per loro. Peraltro l’area in cui è avvenuto il conflitto a fuoco è da tempo angosciata da bande che di notte imperversano con furti e rapine. Oltre a questo il Vallo di Diano è un territorio di cerniera che è anche luogo di incontro per Camorra e Ndrangheta. Bisognerebbe dare un’encomio a coloro che hanno fatto il proprio dovere con coraggio per assicurare il controllo del territorio ed invece ci troviamo ad esprimere solidarietà al Carabiniere. Noi siamo con le Forze dell’Ordine”. Lo dichiara il Senatore di Fratelli d’Italia, Antonio Iannone, Commissario Regionale del Partito in Campania e Sottosegretario di Stato del Governo Meloni.
"La notizia del carabiniere al quale è stata sequestrata la pistola d’ordinanza e nei confronti del quale è stato aperto un procedimento penale per eccesso colposo in legittima difesa e lesioni personali mi lascia perplesso. Parliamo di uomini in divisa che ogni giorno rischiano la vita per tutelare e difendere le comunità". Lo dichiara Pino Bicchielli, membro della commissione Difesa della Camera, in merito a quanto accaduto ad Atena Lucana nei giorni scorsi. "Il carabiniere ha sparato per difesa, non per eccesso di difesa. In un periodo storico in cui la cronaca riporta quotidianamente furti ed episodi criminosi, non possiamo permettere che chi indossa con abnegazione e sacrificio la divisa delle forze dell'ordine si trovi nella posizione di non poter intervenire per tutelare se stesso e la propria divisa. Loro rappresentano lo Stato, difendono i nostri territori, le nostre famiglie, i nostri genitori, i nostri figli", ha aggiunto il deputato campano - Serve una riforma che possa tutelare le forze dell'ordine soprattutto in situazioni simili. Non possiamo permetterci di avere malviventi a piede libero e carabinieri indagati".