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Servati, la start up delle sneakers stampate in 3D, lancia restock di tutti i modelli sold out
Comunicato Stampa
28 aprile 2025 18:11
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CASARANO (LE). Tutti i modelli sono andati sold out, è tempo di restock per la start up pugliese Servati, che sta ottenendo riscontri sempre maggiori grazie al proprio modello completamente sostenibile e basato sulla creazione di scarpe tramite la stampante 3D. L'ultima collezione, “SERVATI SUPERLOW”, ha registrato un sold out in pochissimo tempo, segnando una crescita verticale per il brand. Con un nuovo restock in arrivo e l’obiettivo di espandersi nei negozi fisici, Servati si prepara a scrivere il prossimo capitolo della sua traiettoria nella moda sostenibile.

Durante l’ultima Milano Fashion Week, Servati aveva presentato la sua nuova collezione, l’ultima dei cinque modelli oggi in vendita sul sito web www.servati.it. L’innovativo processo produttivo, unito alla qualità del Made in Italy, ha riscosso un forte interesse, traducendosi in una crescita esponenziale delle vendite: +450% di crescita in un solo mese, oltre 850 prenotazioni e numerose richieste da negozi fisici, sia in Italia che all’estero.

Un risultato straordinario per una startup che, fino ad oggi, ha venduto esclusivamente online attraverso il proprio e-commerce. “Questo nuovo traguardo è il frutto dell’eccezionale lavoro svolto dal nostro team e di una strategia costruita con determinazione e visione”, dichiara Matteo Di Paola, CEO di Servati. “Le metriche raggiunte sono molto positive, considerando che parliamo di un brand giovane e di un prodotto innovativo che rompe le logiche tradizionali del mercato footwear. Ora stiamo investendo per potenziare la nostra struttura produttiva e il nostro team, in modo da poter rispondere in maniera più efficace alla crescente domanda”.

La startup ha raggiunto ordini oltre le aspettative e per questo è già al lavoro per ottimizzare i processi produttivi e gestionali, garantendo un servizio all’altezza delle aspettative dei clienti. Si pone adesso un problema di accelerazione nella realizzazione del prodotto: la “fabbrica” delle stampanti 3D, realizzata nel distretto industriale di Casarano, si sta ingrandendo con l’acquisto di altre 15 stampanti, che hanno portato a 30 il numero complessivo. Grazie alle prime vendite è aumentato anche il team all’opera, che ora è composto da sette giovani che si sono affiancati ai due founder. 

Il prossimo obiettivo di Servati è portare le sue sneakers nei negozi fisici, per offrire ai clienti un’esperienza più diretta e tangibile del prodotto. “Le nostre scarpe sono un prodotto innovativo, che deve essere visto, toccato e indossato per essere davvero compreso” spiega Marco Primiceri, creative director e designer di Servati. “Per questo, vogliamo adesso esporre sugli scaffali. Crediamo fortemente che i negozi fisici avranno un ruolo fondamentale non solo nella vendita, ma anche nel processo di raccolta delle scarpe usate, sostenendo il nostro impegno per la sostenibilità”.

L’azienda peraltro sta facendo parlare di sé soprattutto per il prodotto. Una scarpa ecosostenibile realizzata con materiali che vengono poi riutilizzati per iniziare un nuovo ciclo di produzione: è questa l’idea che ha fatto nascere la start up “Servati” in provincia di Lecce. I founder sono due giovani pugliesi, Matteo Di Paola, classe 1997 laureato in economia, che si occupa di amministrazione e gestione, e Marco Primiceri, classe 1998, laureato in design e comunicazione visiva, che segue il reparto stile e lo sviluppo dei prodotti. 

Quello ideato dai due giovani imprenditori pugliesi è un modello di economia circolare secondo cui le scarpe vengono vendute al cliente che, al termine dell’utilizzo, le può riconsegnare per il riciclo. Il segreto? È un brevetto depositato ancora nel 2022, per tutelare un particolarissimo incastro tra suola e tomaia che permette alla scarpa di reggersi unita senza l’uso di colle o cuciture irreversibili. Il prodotto è dunque formato soltanto da due elementi che corrispondono ad altrettanti materiali: la gomma e il poliestere, totalmente riciclabili. Non si utilizzano colle, non si utilizzano solventi chimici, non si utilizzano termoadesivi.

 SCHEDA DI APPROFONDIMENTO - “Servati” nasce in provincia di Lecce, precisamente nell’ecosistema del distretto industriale di Casarano. I founder sono due giovani pugliesi, Matteo Di Paola, classe 1997 laureato in economia, che si occupa di amministrazione e gestione, e Marco Primiceri, classe 1998, laureato in design e comunicazione visiva, che segue il reparto stile e lo sviluppo dei prodotti. La start up Servati è ospitata in questa prima fase presso un incubatore per start-up, finanziato e gestito dalla regione Puglia. Qui ci sono le stampanti 3D che sono utilizzate in questa fase di prototipazione del prodotto, da qui sono uscite le prime 100 paia. La tomaia si scompone con un metodo brevettato: sono già state realizzate delle scarpe nuove riciclando altri campioni di scarpe a fine vita, i materiali potranno anche diventare nella loro seconda vita borse, cinturini per gli orologi e altri accessori.

Servati si pone dunque come un player emergente e visionario, pronto a ridefinire gli standard del design calzaturiero, abbracciando la sfida della sostenibilità ambientale e delle nuove tecnologie. Nonostante queste migliorie tecnologiche, Servati rimane fedele alla propria identità, mantenendo un design hyper-avanguardistico che è diventato il segno distintivo di tutti i suoi modelli. Questi nuovi prodotti incarnano perfettamente la filosofia del brand, che unisce estetica futuristica e innovazione sostenibile, creando calzature destinate a ridefinire il concetto di sneakers di lusso. In questo contesto, Servati punta a rilanciare il Made in Italy in chiave 4.0, con un focus su innovazione e tradizione. Importante anche l’ottica green nella quale si muove l’azienda: i clienti possono restituire le scarpe usate per essere disassemblate. I materiali recuperati verranno reimmessi nei nuovi cicli produttivi, riducendo così l’impatto ambientale. In cambio, Servati offre un coupon (codice sconto) per futuri acquisti, incentivando la partecipazione attiva al nostro modello di economia circolare. Per i clienti che desiderano estendere la vita delle loro scarpe, è offerto un servizio di riparazione e personalizzazione. L’azienda organizza tour in collaborazione con rivenditori fidati, durante i quali il nostro team di esperti disassembla le scarpe, sostituendo i moduli danneggiati o logorati e aggiungendo dettagli unici come incisioni, lacci personalizzati, accessori, o una nuova tomaia a scelta del cliente. Informazioni e linee su www.servati.it.



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