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LA PREOCCUPAZIONE
LA PREOCCUPAZIONE
Futani, emergenza cinipide: sopralluogo nei castagneti con i tecnici regionali
Antonio Vuolo
30 aprile 2025 10:03
Eye
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FUTANI.Torna a preoccupare il cinipide del castagno a Futani, nel cuore del Cilento, dove la produzione castanicola rischia un brusco arresto. A lanciare l’allarme è stato il sindaco Dario Trivelli, che si è fatto portavoce delle preoccupazioni dei produttori locali, scrivendo alla Regione Campania e all’Ente Parco per sollecitare un intervento urgente. Ieri mattina, la risposta non si è fatta attendere: nel piccolo borgo cilentano sono giunti il responsabile del Servizio Fitosanitario della Regione, dott. Raffaele Griffo, e una squadra del CNR di Portici, guidata dal ricercatore Umberto Bernardo, per un sopralluogo nei castagneti colpiti.

“La produzione castanicola rappresenta il fulcro dell'economia locale, l'economia intorno a cui ruota gran parte delle potenzialità di sviluppo del nostro territorio e ci troviamo in un momento al cospetto di una piaga fitosanitaria che pensavamo di esserci lasciati alle spalle e che invece sembra ritornata con prepotenza e con aggressività” ha dichiarato Trivelli al termine dell’incontro con gli esperti. “L’obiettivo del sopralluogo – ha aggiunto – è quello di capire effettivamente cosa sta succedendo e come poter intervenire. Ringrazio personalmente l'assessore Caputo per essersi mosso e per averci inviato degli esperti sul territorio in modo tale da avere già le prime risposte e le prime indicazioni sia sull'effettiva pericolosità della recrudescenza dell'emergenza fitosanitaria sia delle possibili iniziative da mettere in campo per arginare il fenomeno”.

Dal canto suo, il dottor Umberto Bernardo ha spiegato: “Siamo venuti per fare un primo rilievo per cercare di capire qual è l'entità del fenomeno, per fare questo abbiamo preso dei campioni che valuteremo in laboratorio per vedere se c'è il parassitoide e per cercare di capire quale potrebbe essere il problema che potrebbe permettere un maggiore sviluppo del diocosmus. Diciamo però che una cosa importante è che comunque essendo un controllo biologico c'è comunque una sorta di equilibrio dinamico tra le due specie per cui ci possono essere degli anni in cui c'è una maggiore presenza di cinipide e successivamente invece il torymus riesce a fare bene il suo lavoro e a mantenere più sotto controllo la specie dannosa”.

Intanto, cresce la preoccupazione tra i produttori locali, in particolare tra quelli riuniti nella cooperativa Sant’Anna. Il presidente Marco Sagaria ha commentato: “Siamo abbastanza preoccupati perché le castagne rappresentano una parte importante dell’economia locale, per cui venendo meno la produzione soffriamo un po' tutti. Ci dovremmo salvare per quest’anno, però penso che la prossima sarà dura”. Un’emergenza che mette a rischio non solo la produzione agricola, ma anche l’economia e l’identità di un’intera comunità.



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