Impresa solo sfiorata dalla Sandro Abate Avellino, capace di mettere alle corde i campioni d’Italia in carica del Meta Catania, che ha fatto valere – alla fine – il maggior tasso tecnico.

Al PalaCatania va in scena un match spettacolare, risolto solamente ai tempi supplementare.

Al minuto 9’: Turmena trasforma un calcio di rigore che porta in vantaggio i padroni di casa. Questo primo gol sembra dare slancio alla Meta Catania, anche quando all’11’, Alex della Sandro Abate viene espulso. Il cartellino rosso costringe gli ospiti a riorganizzarsi e a giocare in inferiorità numerica. La situazione si complica ulteriormente per Avellino: al 13’, Turmena realizza il secondo rigore della serata, portando il punteggio sul 2-0. Nonostante questo doppio svantaggio iniziale, la squadra campana non demorde e al 20’, arriva una svolta inattesa: Bocao segna un’autorete che riapre i giochi per gli irpini.

Nella ripresa del match, la Sandro Abate mostra carattere e determinazione nel tentativo di recuperare lo svantaggio. Il pareggio arriva al 40’ grazie a Galletto che trova la rete del 2-2 con un tiro preciso da fuori area.

Si va all’overtime dove emerge nuovamente Bocao: dopo aver vissuto momenti difficili nel primo tempo con l’autogol subito, segna quello che sarà il gol decisivo della partita. 3-2 e tanto rammarico per la Sandro Abate, che esce dal torneo confermandosi come una delle realtà più solide del futsal nazionale. Gli etnei, invece, sfideranno in semifinale – al meglio delle tre gare – il Genzano.