AGROPOLI. Atti persecutori nei confronti di vicini e condomini, anche in presenza di minori: divieto di avvicinamento alle persone offese e divieto di dimora nel comune di Agropoli per una 44enne, già sottoposta all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria dal gip di Vallo della Lucania il 23 gennaio scorso. 

Dopo l’avviso di conclusione delle indagini preliminari, l’aggravamento della misura cautelare è stato disposto stamane, dal Tribunale cilentano, dopo mesi di continue condotte persecutorie ai danni delle persone offese vittime di reiterate molestie, intimidazioni e comportamenti ossessivi da parte della donna. I protagonisti della vicenda sono tra l’altro legati dal fatto che i rispettivi figli minorenni frequentano la stessa classe dell’istituto comprensivo “Gino Landolfi”, dove l’indagata non disdegna di pronunciare continue ingiurie, spesso volgari e irrispettose, anche davanti a terze persone. 

Le vittime, esauste e provate, hanno sporto numerose denunce descrivendo una quotidianità ormai segnata dalla paura: c’è chi ha dovuto lasciare la propria casa, chi vive nell’ansia di un incontro indesiderato, finanche tra le scale del condominio, e chi sta valutando perfino di cambiare scuola al proprio figlio pur di proteggere la serenità familiare.

Il clima di tensione e il timore per l’incolumità psicofisica delle persone offese hanno spinto i rispettivi difensori, gli avvocati Marco Nigro e Jacopo Cassese, a sollecitare con forza un intervento più incisivo da parte dell’Autorità Giudiziaria, ritenendo del tutto inadeguate le misure precedentemente adottate: “La notifica odierna rappresenta un passo concreto verso la tutela delle vittime, che da mesi chiedevano protezione e rispetto - dichiarano i legali - si auspica che la misura adottata possa restituire serenità a chi, in quanto genitore, dovrebbe avere il diritto di vivere la propria quotidianità senza timore, soprattutto negli spazi dedicati alla crescita e alla socializzazione dei figli”.