La Salernitana è pronta a tornare in campo a distanza di oltre un mese dall’ultima volta. Domani sera a Marassi (20:30) si giocherà la gara d’andata dei playout sul campo della Sampdoria. Mister Pasquale Marino invita tutti a non fare calcoli e a non deconcentrarsi. “C’è un esempio lampante, i playoff tra Cremonese e Spezia: quella doppia finale ha dimostrato che in questo tipo di gare la classifica non conta. Non bisogna fare calcoli, bisogna fare una grande prestazione e dare il massimo: c’è un obiettivo importante da centrare, nessuno si tirerà indietro. L’andata sarà il primo tempo di una partita che dura 180′ e dobbiamo giocarlo bene, per poi provare a sfruttare un vantaggio nel ritorno in casa. – ha detto l’allenatore nel corso della conferenza stampa di presentazione del match – Tutti abbiamo grande voglia di giocare. In questo lungo periodo di attesa abbiamo avuto la possibilità di valutare tante cose, ci sono molte opzioni e ho avuto grandi conferme da parte di tutti soprattutto nell’ultima settimana. Il periodo è stato particolare ma i ragazzi mi hanno dato grande disponibilità. Con i cinque cambi da sfruttare, oltre a chi parte dall’inizio, anche chi subentra deve dare sempre tutto. Non ci snatureremo, metteremo in campo le nostre caratteristiche per sfruttare le nostre qualità, senza pensare alla partita di ritorno. Certo, bisogna sempre mantenere l’equilibrio, perché non sappiamo che intensità possiamo mantenere nei 90’. Sarà importante gestire nel modo migliore le energie e coprire bene il campo”. C’è voglia di completare un percorso iniziato con l’allenatore siciliano. L’intermezzo tra la fine del campionato e le due sfide playout ha permesso all’allenatore di conoscere ancora meglio i suoi ragazzi. “Giocare tra noi è certamente diverso che affrontare avversari. – dice Marino in relazione all’ultimo mese di stasi – Anche gli avversari però hanno le nostre stesse incognite. I ragazzi si sono allenati molto bene, nonostante l’assenza di obiettivi nell’immediato a metà maggio. L’ultima settimana è stata sicuramente più stimolante delle altre, perché sapevamo che c’era la partita. Il caso dei playout? Ciò che è successo ha provocato un po’ di amarezza. Alla vigilia della sfida col Frosinone c’era entusiasmo nella piazza, nella stessa nostra squadra. Ora trasformiamo la rabbia per ciò che è successo in energia positiva. Pensiamo a noi stessi e a fare una prestazione importante lavorando sui nostri concetti e sul fatto che abbiamo affrontato la Sampdoria solo poco tempo fa: abbiamo rivisto alcuni pezzi di quella partita, ci è servito per capire meglio gli errori commessi e in cosa non possiamo sbagliare. Ad esempio, non possiamo ripetere il brutto primo tempo di quella sera”.