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COMUNICATO STAMPA
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'Mi girano le ruote', associazione denuncia: "Decreto Tariffe lascia a terra i disabili"
Comunicato Stampa
20 giugno 2025 10:57
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CAMPAGNA. Tagliare sui mezzi di chi non può muoversi autonomamente. E’ passata in silenzio, senza una vera informazione pubblica, eppure è una delle decisioni più gravi degli ultimi anni sul tema della disabilità. Da gennaio 2025 una normativa contenuta nel Decreto Tariffe, approvata a fine dicembre 2024, quando l’attenzione mediatica era alquanto bassa, sta ledendo la libertà di un centinaio di migliaia di donne e uomini non autosufficienti. Ha lanciare il grido di allarme è l’associazione di promozione sociale “Mi girano le ruote” di Campagna, presieduta da Vitina Maioriello. Con l’aggiornamento del nomenclatore dell’assistenza protesica, il Servizio Sanitario Nazionale non consente più il rimborso e la sostituzione di qualsiasi componente delle carrozzine, dai sistemi di alimentazione agli elementi meccanici. Una decisione gravissima che compromette la qualità della vita, l’autonomia e la dignità delle persone con disabilità che restano senza un mezzo di mobilità, senza un supporto vitale. Una denuncia che rappresenta soltanto la punta di un iceberg ben più grande. In Italia quattro milioni e mezzo di persone convivono con una forma di disabilità, molte delle quali dipendono da presidi sanitari ed ausili per la loro quotidianità. Questo provvedimento non solo elimina le riparazioni degli ausili forniti dell’ASL, imponendo come unica strada la presentazione di un’istanza per un nuovo ausilio, affrontando le lungaggini dell’iter burocratico, ma costringe ad un modello unico, base, per ogni tipo di ausilio. Se una persona ha bisogno di un dispositivo più adatto alla propria condizione fisica, dovrà pagare la differenza economica. “Altro che innovazione e semplificazione, questa misura che viola la Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, è una stretta brutale sul diritto alla mobilità personale attraverso ausili efficaci, sicuri e accessibili – dichiara Maioriello – il nuovo nomenclatore rafforza le logiche centralizzate, standardizzate, chi decide non conosce, chi conosce non viene ascoltato. Un ausilio non è un regalo. E’ un diritto. Un mezzo per vivere e per sentirsi parte della società. Impedire le riparazioni e costringere a scegliere fra un ausilio inadatto o una spesa insostenibile non è solo una scelta tecnica ma una responsabilità politica” – continua Maioriello. Mi girano le ruote si fa portavoce di questa emergenza e chiede pubblicamente il ripristino immediato delle riparazioni per tutti gli ausili forniti dal Servizio Sanitario Nazionale, la libertà di scelta del modello più funzionale alle esigenze degli utenti, senza alcuna penalizzazione economica, e l’apertura urgente di un tavolo istituzionale con le persone con disabilità e le associazioni che le rappresentano realmente, per rivedere un impianto normativo che sta già mostrando tutti i suoi limiti e la sua pericolosa disumanità” – conclude Maioriello. Se l’autonomia diventa un lusso, la disabilità diventa prigione. Se chi ha meno resta bloccato, la sanità pubblica ha fallito.



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