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SERIE B
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Salernitana-Sampdoria, proteste all'Arechi: partita interrotta, granata retrocessi
Marco Rizzo
22 giugno 2025 22:24
Eye
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SALERNO. La partita tra Salernitana e Sampdoria, ritorno playout della serie B, è stata sospesa, al 65', per la contestazione dei tifosi granata, sul risultato di 2-0 per i doriani. Dal secondo gol di Sibilli, il via alle proteste, con un tentativo, in Curva Sud, di sfondare i cancelli ed una prima sospensione. Dopo qualche minuto, il continuo lancio in campo di petardi, fumogeni ed anche sediolini hanno portato ad una seconda sospensione del match. "Mercenari fuori dall'Arechi" il coro. Tifosi aprono, per qualche secondo, anche un cancello nei Distinti. L'arbitro Doveri, a questo punto, decide di mandare negli spogliatoi le due squadre. Il direttore di gara ha, poi, provato a fare riprendere il confronto, ma il rientro sul terreno di gioco, con spalti già ampiamente con spazi vuoti, ha provocato altre contestazioni. Nel mirino la Lega di serie B, già contestata da chi è rimasto fuori con lo striscione "Salerno non si piega" ma anche all' indirizzo del patron Danilo Iervolino. Alle 22.40 la decisione finale: gara sospesa definitivamente. La Salernitana subirà lo 0-3 a tavolino, una prevedibile squalifica del campo, oltre alla retrocessione in serie C, a distanza di dieci anni dalla promozione del 2015. Seconda discesa di categoria consecutiva. "Questa è una notte molto triste, per la società, per la città e per i tifosi. Non ci sono frasi di circostanza ma solo profonda amarezza e delusione. Non dovevamo arrivare a questi playout. Risponderemo coi fatti, già in queste settimane con la proprietà stavamo impostando il futuro del club e da domani mattina ci metteremo al lavoro per allestire una squadra competitiva per risalire la china”. Queste le dichiarazioni nel post gara dell'Amministratore delegato, Maurizio Milan.

Non indietreggiamo rispetto all’impegno e a quella che sarà la nostra presenza a Salerno. Gli errori sono stati tanti e principalmente sportivi, ma sono stati in primis nostri, di chi gestisce il club. Non voglio scaricare colpe su altre persone o dirigenti a cui noi ci siamo affidati. La programmazione deve partire da subito e non può essere procrastinata. Già dal ritiro avremo una squadra all’altezza. Iervolino ha ritrovato la passione per tornare alla gestione del club. Speravamo di farlo dalla cadetteria, lo faremo dalla Serie C. Sappiamo benissimo che la terza serie è molto complicata, ripartiremo subito imparando dai nostri errori”.

Ripartiremo con persone competenti che conoscono la Serie C, abbiamo una lista di interlocutori che avevamo ampiamente preparato ma che speravamo di poterci tenere nel cassetto. – ha detto ancora Milan – Continueremo le nostre battaglie legali perché pensiamo di aver subito un procedimento non lineare. Sapevamo che alla fine il campo sarebbe stato l’unico giudice di questo finale di campionato che noi tuttavia riteniamo non giusto dal punto di vista giuridico. Parallelamente, ai ragazzi abbiamo sempre parlato in modo chiaro dicendo che il campo avrebbe deciso tutto. Nonostante questo, non neghiamo la bontà di quanto fatto in ambito giuridico. Sul resto abbiamo tante cose di cui siamo colpevoli. L’epilogo della serata contro la Samp? Condanniamo gli episodi di violenza, purtroppo il clima si è surriscaldato. Non possono esserci alibi ma ci sono anche stati tanti episodi a dir poco dubbi che hanno fatto arrabbiare un po’ tutti”.



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