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LA NOTA
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Salernitana, CCSC: "Epilogo triste e amaro da vittima sacrificale, ora chiarezza e fatti concreti da Iervolino"
Comunicato Stampa
23 giugno 2025 12:18
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SALERNO. Il piano diabolico – orchestrato dalla Figc e dalla Lega – di salvare la Sampdoria dalla retrocessione in C (e tutelare di conseguenza i vertici del calcio nazionale) è stato realizzato ieri sera, in una delle serate più nere della storia della nostra Salernitana. La Bersagliera – vittima sacrificale – retrocede in terza serie soprattutto per propri demeriti (e l’elenco sarebbe infinito) ma a ciò si deve aggiungere il papocchio tutto all’italiana ordito dal palazzo del calcio, una serie di arbitraggi da ufficio indagine (l’ultimo proprio ieri sera all’Arechi) e l’assenza totale di interesse ed attenzione da parte della classe politica regionale e locale, completamente silente davanti allo scempio che si stava consumando in danno non solo della squadra di calcio ma di tutta la comunità salernitana.

Il presidente del CCSC Riccardo Santoro – insieme a tutto il Direttivo Associativo – non può che commentare in modo amaro la fine del campionato di B. “Siamo retrocessi senza nessun alibi o attenuante, questa società ha fallito miseramente due campionati consecutivi, facendoci tornare in serie C. Una gestione allucinante dal punto di vista tecnico e sportivo, calciatori privi di dignità e senso morale, una catena di errori nella scelta di allenatori e direttori sportivi hanno decretato il nostro incubo chiamato serie C. A questo però dobbiamo aggiungere il complotto Figc-Lega per consentire alla Samp di salvarsi in danno nostro. Nessuna giustificazione – infine – per gli episodi di vandalismo cui abbiamo assistito ieri e che hanno causato la sospensione della gara: non appartengono alla cultura sportiva di questa tifoseria. Ma ora siamo al punto di non ritorno nel rapporto con questa società: esigiamo ad horas un incontro con la proprietà per capire cosa accadrà nell’immediato futuro. Siamo disponibili ad incontrarci ovunque il patron decida, a Roma o altrove, con una nostra delegazione, ma lo si faccia quanto prima. Siamo stanchi di chiacchiere al vento, è il momento dei fatti e delle certezze”.



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