Attualità
Agropoli, Consiglio pro ospedale: il video
Redazione
18 maggio 2010 09:31
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Si è tenuto ieri pomeriggio, ad Agropoli, il Consiglio comunale monotematico straordinario per discutere della possibile soppressione del pronto soccorso attivo dell’ospedale civile di Agropoli, come previsto dal nuovo Piano Ospedaliero Regionale. All’assise civica aperta hanno preso parte, oltre al primo cittadino agropolese Franco Alfieri e al sindaco di Capaccio Paestum Pasquale Marino, anche molti sindaci del comprensorio cilentano, i neo consiglieri regionali Gianfranco Valiante e Luigi Cobellis ed il parlamentare Antonio Cuomo. Al nuovo presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, verrà chiesto un incontro da parte di tutti i sindaci del Cilento, probabilmente già nei prossimi giorni, per evitare l’estromissione dell’ospedale civico di Agropoli dalla rete di emergenza e la conservazione dei posti letto. Il presidente del Consiglio comunale di Agropoli, Agostino Abate, ha subito manifestato il proprio dissenso per la trasformazione dell’ospedale civile in centro oncologico territoriale, conversione motivata dal fatto che l'ospedale sarebbe una struttura sanitaria “doppione”, essendo già presente ad Agropoli la clinica privata Malzoni: “L’ospedale civile di Agropoli è l’unico pronto soccorso attivo che ha motivo di esistere, lo dimostrano i numeri. I cittadini vogliono sapere la verità, ovvero se la chiusura è legata a qualche interesse politico, considerato che ha tutti i parametri per conservare la caratteristica di Psa”. Il sindaco Alfieri, sulla stessa lunghezza d’onda, ha sottolineato l’importanza del nosocomio agropolese per il territorio: “Nel 2009, l’ospedale ha registrato ben 16.316 accessi, con una media di 60 al giorno. È da scellerati pensare ad una soppressione della struttura, peraltro di nuovissima costruzione. Non meritiamo questo ‘schiaffo’ alla salute pubblica. Caldoro ci deve ascoltare, difendiamo un diritto irrinunciabile. Non chiediamo privilegi, ma diritti”. Il sindaco Marino, invece, ha espresso “grande rammarico per una scelta che, ormai, sembra già presa dalla Regione Campania, che condanna il nostro territorio ad una mortificazione immeritata. Le colpe sono da ricercare presso chi non si è adoperato abbastanza per salvaguardare la salute pubblica dei cittadini del nostro territorio, le cui esigenze sono state ignorate. D’estate la popolazione locale si triplica per le affluenze turistiche, ma invece di potenziare una struttura che, dopo anni di attesa, doveva rappresentare un polo ospedaliero di prima grandezza a sud di Salerno, la si ridimensiona in maniera oserei dire offensiva, premiando ospedali più vecchi anziché quelli di recente inaugurazione e logisticamente più utili”. Il parlamentare Cuomo, nell’occasione, ha lanciato una soluzione per la problematica: l’accorpamento di ospedali doppioni: “Lo spreco è la vera persistenza di ospedali simili come Eboli e Battipaglia, Nocera e Pagani, che vanno accorpati. Lo spreco non è la sopravvivenza dell’ospedale di Agropoli”. Invece, il consigliere comunale d’opposizione, Emilio Malandrino (Pdl), ha rilanciato la propria protesta, ritenendo opportuno “un Consiglio comunale permanente  presso l’ospedale per alcuni giorni. Agropoli è troppo silenziosa sulla problematica rispetto ad altre realtà”. Una proposta congiunta tra gli ospedali di Agropoli, Roccadaspide e Vallo della Lucania, invece, è stata sollecitata dal consigliere Antonio Domini. Il sindaco di Castellabate, Costabile Maurano, ha così tuonato sulla vicenda: “Non possiamo più elemosinare i nostri diritti. Come sindaci, tutti insieme, chiediamo un incontro urgente con il presidente Caldoro, il centrodestra deve risolvere questa questione”. Il Consiglio straordinario si è concluso con l’accordo di portare la problematica all’attenzione del neo governatore Caldoro, il quale, ha assicurato il neo consigliere regionale Luigi Cobellis, “non ha ancora firmato il Piano Zuccatelli”. Dunque, il Consiglio comunale ha deciso quanto segue: “Incaricare il sindaco di Agropoli e l’intero comitato dei sindaci del distretto 108 dell’ex Asl Sa3, allargato ai comuni di Capaccio, Trentinara e Giungano, già convocato in seduta permanente fin dal 14 maggio 2010, ad incontrare immediatamente il Commissario Regionale Presidente Stefano Caldoro e riferire allo stesso Commissario le valutazioni negative che questo Consiglio ha oggi espresso sul c.d. Piano Zuccatelli motivando le stesse valutazioni negative come contestazioni ad un piano di rientro economico che non tiene in alcuna valutazione le condizioni territoriali e che, se portato a compimento, comprometterebbe l’equilibrio della giusta rete dell’emergenza e di cui Agropoli ne costituisce perno principale per l’intero Cilento costiero e non solo.In caso di esito negativo – si legge nel deliberato - alla richiesta del sindaco di Agropoli e dell’intero anzidetto Comitato dei Sindaci di escludere l’ospedale di Agropoli da ogni dismissione e da ogni riconversione che comprometterebbe il PSA, affiancare la popolazione dell’intero bacino di utenza che adotterà ogni utile provvedimento consequenziale protesta”.

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