SAPRI. “È una vergogna – dice il consigliere provinciale in quota Fratelli d’Italia Modesto Del Mastro – le promesse, come sempre, si sono rivelate vuote. Nel Cilento non ci si può ammalare e non si può nemmeno nascere. La chiusura dei punti nascita di Sapri e di altri ospedali, e a quei territori va la nostra vicinanza, è l’emblema dell’ormai decennale politica di Vincenzo De Luca e del Pd. A loro, tra l’altro, si aggiungono anche gli esponenti del Movimento 5 Stelle che oggi, all’opposizione, con chi amministra la Regione sono diventati grandi amici sia a Napoli che a Roma, ma dimenticano che qualche anno fa gli screzi non sono mancati e a pagare sono stati sempre i cittadini.
Come ha detto anche il senatore Antonio Iannone, i pentastellati ignorano che le richieste di proroga della Regione sono state rigettate dell’allora presidente del consiglio Giuseppe Conte, oggi in minoranza e fiero compagno dei dem. Queste – continua il consigliere – sono però questioni del passato, un ieri che la storia ha già archiviato e che presto archivieranno anche gli elettori, dando un taglio netto con De Luca, i 5 Stelle, la sinistra e tutto ciò che concerne gli ultimi dieci anni.
Ancora una volta, sono i cittadini a pagare le scelte di chi non conosce i problemi veri della gente, di chi oggi punta il dito senza sapere che dovrebbero rivolgerlo contro sé stesso, facendo dell’autocritica seria. Dopo aver spogliato Agropoli, è in atto adesso il depauperamento anche di Sapri. La chiusura del punto nascita è un primo passo, ma impediremo con tutte le nostre forze che sia compiuto il disegno che vede la fine della sanità pubblica.
Il Cilento – conclude Del Mastro – è stato nuovamente violentato ma adesso basta. Basta a questi cialtroni della politica che sanno solo accusare non sapendo dove le colpe siano davvero. Quelle persone oggi hanno perduto la maschera, rivelando ciò che effettivamente sono e cioè dei saltimbanchi. La fine della loro politica arriverà e a chi verrà dopo il compito di risanare una sanità allo sfascio, ma questa sarà una priorità. Infine, invito i tanti che oggi parlano a rimanere in silenzio: farebbero una figura migliore”.