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LA NOTA DEL SINDACATO
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Emergenza idrica, Spinelli (Feneal Uil Salerno): "Auspicio ai sindaci per un piano di invasi e dighe"
Comunicato Stampa
04 luglio 2025 10:15
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SALERNO. “L’emergenza idrica che sta colpendo la provincia di Salerno non è più un evento straordinario. La crisi idrica, alimentata da temperature sempre più elevate e precipitazioni sempre più scarse, è ormai una condizione strutturale, con conseguenze pesanti su agricoltura, turismo, economia locale e qualità della vita dei cittadini”. Ad intervenire è Patrizia Spinelli, segretario generale della Feneal Uil.

 

Le ripetute ordinanze di divieto – come il blocco dell’irrigazione di orti e giardini o il divieto di riempire piscine – dimostrano che la gestione dell’acqua non può più basarsi solo su misure emergenziali. L’auspicio è che i sindaci della provincia di Salerno, soprattutto quelli delle aree più colpite, possano farsi promotori di una nuova fase di programmazione e prevenzione, mettendo al centro la realizzazione di invasi e dighe come strumenti fondamentali per garantire risorse idriche costanti nel tempo. Non si tratta di opere faraoniche, ma di interventi già previsti nei piani regionali e nazionali, rimasti spesso sulla carta per mancanza di volontà politica, burocrazia o resistenze locali.

Dove servono secondo una nostra ricerca gli invasi nella provincia di Salerno Agro Nocerino-Sarnese Zona a forte densità abitativa e agricola, con una domanda idrica elevata e continua. Bacino del fiume Sarno Un territorio già soggetto a criticità ambientali e idriche, dove è urgente ridurre il prelievo da falde già in sofferenza. Cilento interno e montano (Montecorice e comuni collinari) Aree distanti dalle principali reti di approvvigionamento, con vulnerabilità crescente nei mesi estivi. Area del Basso Sele (Salerno-Battipaglia) Già colpita in passato da gravi emergenze idriche, richiede un potenziamento della capacità di accumulo e distribuzione.

Oltre a garantire sicurezza idrica, la realizzazione di invasi e dighe rappresenta anche una concreta opportunità occupazionale per il settore delle costruzioni e per tutto l’indotto locale.

Progettazione, cantierizzazione, lavori di ingegneria civile, manutenzione, monitoraggio ambientale e opere di compensazione paesaggistica: ogni fase di queste opere genera posti di lavoro diretti e indiretti, con positive ricadute sull’economia del territorio. In una fase storica in cui il settore edile chiede interventi strutturali capaci di consolidare l’occupazione, questi investimenti possono dare respiro all’intero comparto delle costruzioni e ai tanti lavoratori che vi operano. Grazie al PNRR, ai fondi europei per l’adattamento climatico e alle risorse regionali per la gestione delle acque, oggi ci sono le condizioni economiche per trasformare questo auspicio in realtà. Ciò che serve ora è una chiara volontà politica e amministrativa, capace di guardare al futuro con responsabilità e lungimiranza. L’acqua è un bene comune e strategico. La sua gestione richiede pianificazione, investimenti e coraggio nelle scelte.

In provincia di Salerno, come in molte altre aree del Mezzogiorno, realizzare invasi oggi significa non solo evitare la sete e i disservizi di domani, ma anche creare occupazione e sviluppo economico locale già da subito”.



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