Comparirà come teste nel processo “Due Torri” Giovanni Citarella, che ha già patteggiato, a tre anni e cinque mesi la pena. Il Tribunale di Salerno ha respinto la richiesta della difesa degli imputati di andare ad escludere dal dibattimento il materiale informatico sequestrato nello studio del cugino del presidente della Nocerina, Gennaro, anch’egli ricorso al patteggiamento. Secondo l’accusa, sarebbe nei file e nelle pendrive la prova della compatibilità parallela del cartello di imprenditori che riusciva ad accaparrarsi le gare d’appalto della Provincia di Salerno, e che portò al blitz del giugno scorso operato, su ordine della Procura di Salerno, dai carabinieri del Comando provinciale, coordinati dal col. Francesco Merone. A processo ci sono i funzionari provinciali Raffaele Orefice e Franco Pio De Luca, che per l’accusa, sostenuta dai pubblici ministeri Francesco Rotondo e Rosa Volpe, avrebbero fornito indicazioni utili agli imprenditori coinvolti e percepito “mazzette” e i costruttori Eduardo Sale, Giovanni Botta e Luigi Di Sarli, tornato in libertà pochi giorni fa dopo la decisione del Tribunale del Riesame.