Politica
IL 30 LUGLIO
IL 30 LUGLIO
Cava de' Tirreni, la "Rete di Trieste" presenta la prima piattaforma degli amministratori cattolici italiani
Comunicato Stampa
29 luglio 2025 15:57
Eye
  218

CAVA DE' TIRRENI. Il giorno 30 luglio 2025, alle ore 18.45, presso l’Aula Consiliare del Palazzo di Città di Cava de’ Tirreni, anche nella nostra provincia gli aderenti alla Rete di Trieste presentano il network degli amministratori cattolici che punta a sviluppare progetti e iniziative condivisi attraverso una collaborazione “trasversale”. Sono cinque i primi punti su cui gli amministratori della Rete di Trieste hanno iniziato a confrontarsi e che verranno presentati in tutta Italia entro il mese di luglio. Al centro la partecipazione democratica dei cittadini, le politiche giovanili, il welfare territoriale, la transizione ecologica e la tutela del territorio e lo sviluppo delle aree interne.

La Rete di Trieste, il network di amministratori locali di ispirazione cattolica nato a margine della Settimana Sociale con l’obiettivo di promuovere un nuovo modo di fare politica: “dal basso” e “dal di dentro” della quotidianità dei territori si presenta e lo fa convocando decine e decine di conferenze stampa che copriranno le province del Paese presentando il primo documento programmatico “trasversale” degli amministratori locali in Italia.

Costituita a febbraio 2025, la Rete conta oggi circa 1.000 fra amministratori e operatori sociali che in questi giorni si stanno dando appuntamento in diverse città italiane per presentare la loro piattaforma programmatica costruita dal basso. L’obiettivo è l’elaborazione di una proposta politica trasversale, disponibile ad essere adottata dalle amministrazioni locali così come dai partiti e dalle forze civiche.

“L’ambizione che ci anima - sottolinea il portavoce nazionale della Rete Francesco Russo, vicepresidente del consiglio regionale FVG - non è quella di intervenire sul sistema dei partiti, ma di provare prima di tutto a rilanciare la partecipazione cambiando il modo stesso di far politica. E vogliamo provare a modificare radicalmente lo stile e l’agenda politica del Paese, dimostrando che ci possono essere temi condivisi anche fra diversi schieramenti. Pensiamo che i cattolici possano tornare davvero protagonisti del dibattito pubblico in Italia, attraverso amministratori capaci di rimettere al centro i bisogni delle persone e delle comunità. Per questo la “Rete di Trieste” non nasce per creare un nuovo micro partito o di animare correnti interne a quelli esistenti, ma vuole rendere evidente quanto decisivo sia ancora oggi il contributo dei cattolici e della Dottrina Sociale alla vita del Paese”.

 

I PUNTI PROGRAMMATICI

Sono cinque i punti individuati che toccano alcune delle questioni più urgenti e che toccano e incidono sulla quotidianità delle comunità e sull’intero sistema democratico del Paese. Anzitutto, la partecipazione dei giovani alla vita politica. Porre i giovani al centro delle strategie pubbliche significa costruire una società più giusta e lungimirante. Per favorire la partecipazione dei giovani, si propongono percorsi di formazione specifici, quote generazionali nelle liste elettorali, la promozione di spazi di socialità, aggregazione e coabitazione.

 

Il tema della partecipazione democratica non riguarda però solo i giovani. L’astensionismo rappresenta infatti, oggi uno dei maggiori problemi per la tenuta democratica del Paese: ad ogni tornata elettorale, sono circa il 50% degli aventi diritto a presentare alle urne per esprimere il proprio voto. Occorre quindi lavorare per stimolare la partecipazione democratica dei cittadini, sviluppando nuove prassi e promuovendo strumenti di democrazia partecipata e di consultazione che contribuiscano a ricostruire un rapporto di fiducia tra cittadini e le istituzioni, come assemblee pubbliche e bilanci partecipativi. Avviare, inoltre, processi di collaborazione paritaria tra pubbliche amministrazioni, Terzo Settore, comitati o gruppi informali. Infine, istituire organi consultivi giovanili per favorire la progettazione continua e il dialogo con l’amministrazione.

La Rete si propone, poi, di ripensare interamente il welfare di prossimità, sviluppando un sistema cooperativo che valorizzi le realtà sociali, a partire da azioni concrete di coprogettazione, coprogrammazione e amministrazione condivisa con gli enti di Terzo Settore riconosciuti. L’obiettivo è rispondere in maniera efficace alle fragilità attraverso un’integrazione virtuosa di pubblico, privato e Terzo Settore. Tra le proposte presentate, le scuole aperte nel pomeriggio, il potenziamento delle reti solidali di recupero delle eccedenze di cibo per contrastare lo spreco alimentare e il rilancio del diritto all’abitare e la vivibilità dei centri storici.

La sostenibilità e la transizione ecologia del territorio rappresentano oggi uno dei più importanti investimenti per il futuro delle comunità. In un contesto di profondo mutamento climatico, la proposta è di incentivare la nascita delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) attraverso gli incentivi specifici e la semplificazione delle normative, la pedonalizzazione degli spazi pubblici e la mobilità dolce.

Infine, le aree interne e le periferie: ripensare le aree marginali del Paese come laboratori di innovazione e comunità resilienti. In parte lo sono già: alcune delle migliori esperienze di rigenerazione urbana e di micro imprenditoria sono nate proprio in questi luoghi. È il segno che, se incentivate, le aree interne possono essere luoghi pieni di vita, che garantiscono la tenuta dei territori più complessi del fragile suolo italiano. Da qui delle proposte specifiche per incentivare il ritorno e il restare in questi luoghi, come una flat tax per i piccoli comuni, nuovi criteri per la distribuzione dei fondi pubblici, la promozione di nuove forme di auto-organizzazione economica e di hub di territorio.

“Cava de’ Tirreni si appresta a divenire crocevia di pensiero, dialogo e progettualità con l’accoglienza della convention della Rete di Trieste, entità viva e propositiva nel tessuto civile nazionale” – dichiara il Prof. Armando Lamberti, Referente della Rete di Trieste per la Provincia di Salerno, già Vicesindaco e attuale Delegato alla Cultura del Comune di Cava de’ Tirreni, nonché Ordinario di Diritto costituzionale e pubblico nell’Università degli Studi di Salerno –; “questo evento, che si colloca a valle della 50a Settimana Sociale dei Cattolici tenutasi a Trieste dal 3 al 7 luglio 2024 (sul tema “Al Cuore della Democrazia”), non rappresenta soltanto un importante momento di riflessione, bensì una vera chiamata all’impegno per gli uomini di buona volontà, per la coscienza cristiana e civile, per rinnovarsi e radicarsi nuovamente nella storia della Repubblica, con lucido discernimento e coraggiosa dedizione. Mai come ora, di fronte ad una crisi di sistema che è anche (e soprattutto) ‘crisi di valori’, appare evidente l’urgenza di un nuovo protagonismo dei cattolici nella vita pubblica, come esercizio concreto della carità politica, nel senso caro a Papa Paolo VI. I tempi reclamano uno slancio che coniughi il rigore etico alla competenza istituzionale, illuminato da una visione antropologica autenticamente cristiana. Come diceva Alcide De Gasperi,

‘politica vuol dire realizzare’: ecco, è giunto il momento, per chi si riconosce nei valori del cattolicesimo democratico e sociale, di un impegno concreto, autentico, fattivo, nel solco di queste parole che invitano alla perseveranza, alla semina di valori, alla costruzione paziente di una società fondata sulla dignità dell’uomo e sul bene comune”. Aggiunge il Prof. Alfonso Barbarisi, membro del Consiglio nazionale di “Insieme”, Presidente nazionale dell’AIDU e già Ordinario di Chirurgia generale nell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”: “Anche in Campania avvertiamo viva la necessità di radunare una rete, sempre più vasta, di persone con storie, sensibilità, professionalità diverse, ma tutte animate dal vivo desiderio di impegnarsi per il bene comune ravvivando gli ideali del cattolicesimo democratico. Rinnovamento della partecipazione, rilancio del welfare e del Terzo Settore, promozione dello sviluppo sostenibile, valorizzazione delle periferie e delle aree interne: queste sono (alcune delle) parole d’ordine per ritrovarsi a discutere insieme, per costruire le basi di un nuovo impegno politico serio e autentico”.

L’incontro sarà presieduto dal prof. Armando Lamberti e si aprirà con i saluti istituzionali del dott. Vincenzo Servalli, Sindaco di Cava de’ Tirreni, di S. Ecc. Mons. Orazio Soricelli, Arcivescovo di Amalfi – Cava de’ Tirreni, della dott.ssa Giuseppina Di Donna, Consigliere Comunale di Torre del Greco e Socio fondatore di “PER”, e del prof. Alfonso Barbarisi, Presidente dell’Associazione Italiana Docenti Universitari e membro del Consiglio nazionale di “Insieme”. L’introduzione, dedicata al tema dell’impegno dei cattolici in politica e al rapporto tra democrazia e partecipazione, è affidata al Portavoce Nazionale della Rete di Trieste, il prof. Francesco Russo, Vice Presidente del Consiglio Regionale del Friuli-Venezia Giulia e docente di Storia della Scuola nell’Università degli Studi di Udine. I lavori si incentrano sulla presentazione dei cinque punti programmatici fondamentali della Rete, relativi alla partecipazione giovanile, al ruolo e alla responsabilità del Sud, ad un nuovo welfare territoriale generativo ed inclusivo, alle aree interne e alle periferie, alla tutela ambientale e alle transizioni. Relazioneranno don Mario Masullo, Vicario Episcopale per la Pastorale dell’Arcidiocesi di Amalfi-Cava de’ Tirreni, l’avv. Cristoforo Senatore, Delegato dell’Ufficio Diocesano “Creato, Giustizia e Pace” dell’Arcidiocesi di Amalfi-Cava de’ Tirreni, il prof. Luigi Gravagnuolo (già Sindaco di Cava de’ Tirreni), il prof. Gennaro Iorio (Ordinario di Sociologia e Consigliere di Amministrazione dell’Università degli Studi di Salerno), il dott. Giovanbattista Tancredi, Consigliere Comunale di Castelcivita, e il dott. Gianluca Perna, Assessore del Comune di Nocera Inferiore. Nell’ambito di una sezione dedicata alle testimonianze, interverranno l’on. Lorenzo Dellai, già Presidente della Provincia Autonoma di Trento (sul tema “Le autonomie locali nella democrazia contemporanea”), e il dott. Alessio Cammarano, già Presidente dell’Azione Cattolica dell’Arcidiocesi di Amalfi-Cava de’ Tirreni (sul tema “L’impegno dei cattolici in politica nella Dottrina sociale della Chiesa cattolica”). Le conclusioni sono affidate al prof. Armando Lamberti.



Logo stiletvhd canale78
Immagine app 78
SCARICA
L’APP