CAPACCIO PAESTUM. Interrogazione a risposta scritta indirizzato al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e al ministero delle Imprese e del made in Italy sull’installazione di un’antenna 5G a Capaccio Paestum, nel Salernitano. La firma è del deputato del Pd, Arturo Scotto, che s’interroga se i ministri Salvini e Urso dispongono di “elementi circa l'iter autorizzativo relativo all'impianto in questione” e se non si ritengono opportuno, “alla luce delle frequenti contestazioni in merito a queste installazioni, promuovere iniziative di carattere normativo volte a definire una disciplina organica che preveda forme di coinvolgimento effettivo delle comunità locali nei procedimenti di autorizzazione delle infrastrutture per telecomunicazioni”. L’interrogazione di Scotto nasce, infatti, dai lavori di realizzazione di un impianto di telefonia 5G in via Capone, a Capaccio capoluogo. A installare l'antenna è la società Inwit S.p.A., che ospita sulle proprie infrastrutture gli impianti del gestore Vodafone. “L’antenna è stata installata su una proprietà privata, rappresentando così una difformità rispetto a quanto stabilito dal regolamento comunale che indica quale priorità il suolo pubblico per l'installazione di qualsivoglia antenna. Il predetto regolamento infatti prevede l'utilizzo di tre siti pubblici, già individuati, nel comune in parola e a tal proposito nel 2022 va ricordato che i diversi altri gestori di rete mobile, nella potenziale installazione della medesima infrastruttura, procedevano prioritariamente così come previsto a sondare la disponibilità di un suolo pubblico, diversamente fatto nel caso in esame da Vadafone” si legge in un altro passaggio dell’interrogazione. La notizia, inizialmente passata sotto silenzio, sta suscitando forte preoccupazione tra i residenti della zona. A destare maggiore allarme è la posizione dell'antenna perché, denuncia Scotto, “nel raggio di 20 metri si trovano almeno sette abitazioni private; a poco più di 70 metri si estende il Parco Capri, zona residenziale con oltre 40 abitazioni; a circa 100 metri, infine, vi è un campo sportivo e una struttura ricettiva. I residenti, intanto, lamentano la mancata informazione preventiva e il mancato coinvolgimento nel processo tanto da aver costituito anche un Comitato cittadino “No Antenna 5G al Capoluogo”. Lo stesso Comitato ha conferito incarico a un tecnico esperto, al fine di verificare l'esistenza dei presupposti legali per adire le competenti Autorità giudiziarie, in ogni sede opportuna, per tutelare gli interessi legittimi dei cittadini e dello stesso Comitato. I cittadini chiedono che sia fatta piena luce sulle autorizzazioni rilasciate, sulla correttezza delle procedure seguite e sui criteri di localizzazione dell'impianto, sollecitando risposte rapide e puntuali. A breve sarà richiesta la convocazione di un Consiglio comunale straordinario e monotematico, con ordine del giorno centrato esclusivamente sull'installazione dell'infrastruttura che ospita l'impianto per l'antenna 5G.