NAPOLI. Negli ultimi mesi i Carabinieri hanno eseguito una serie di controlli “ad alto impatto” nei campi rom di Napoli e provincia, con particolare attenzione all’area nord. A Casoria sequestrati gioielli e orologi per circa 100mila euro, 7 slot machine, un totem cambiamonete e 2.030 euro in contanti. A Secondigliano rinvenuti cellulari, targhe clonate, ricetrasmittenti, strumenti da scasso e un’arma impropria; fermato un minore. A Giugliano, controllate 294 persone e 149 veicoli, 57 violazioni al Codice della Strada, 36 mezzi sequestrati e rimosse 7 carcasse di auto. Con la riapertura delle scuole, l’Arma intensificherà le verifiche anche sulla dispersione scolastica dei minori residenti nei campi
A Casoria, località Cantariello, i controlli hanno portato a 10 perquisizioni domiciliari e alla denuncia di tre persone sorprese in possesso di 9 orologi di lusso e 78 gioielli in oro, per un valore stimato di circa 100mila euro. Sequestrate inoltre 7 slot machine, un totem cambiamonete e 2mila euro in contanti, provento di giocate illecite, oltre a due telefoni cellulari di dubbia provenienza. Identificate 21 persone domiciliate nel campo.
Nel quartiere Secondigliano, lungo la Circumvallazione esterna, i Carabinieri hanno rinvenuto 3 borsoni contenenti 7 cellulari con SIM, 6 ricetrasmittenti, 5 targhe clonate, 3 lampeggianti simili a quelli in uso alle forze dell’ordine, un’arma impropria tipo “nunchaku”, un bossolo calibro 12, strumenti da scasso e indumenti per il travisamento. Nella stessa operazione è stato fermato un minore per rapina, poi accompagnato in un centro di prima accoglienza.
A Giugliano in Campania, i controlli hanno portato a risultati significativi: 294 persone identificate, 149 veicoli ispezionati, 57 violazioni al Codice della Strada contestate (principalmente per mancanza di assicurazione e omessa revisione) e 36 veicoli sequestrati. In un intervento sono state rimosse anche 7 carcasse di auto. Oltre ai dati, emerge un aspetto sociale che nelle prossime settimane sarà al centro dell’attenzione: la dispersione scolastica dei minori. Con l’imminente riapertura degli istituti a settembre, i Carabinieri intensificheranno i controlli anche per verificare la frequenza obbligatoria dei bambini residenti nei campi. Un fenomeno che, se trascurato, rischia di alimentare esclusione, marginalità e avvicinamento precoce ad attività illecite.
Il bilancio degli ultimi mesi dimostra come il lavoro dei Carabinieri nei campi rom non sia solo repressione, ma anche prevenzione: dalla sicurezza stradale al sequestro di beni provento di reato, fino alla tutela dei diritti fondamentali dei minori, con l’obiettivo di coniugare legalità e inclusione.