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Resistenza del calcestruzzo armato alle scosse sismiche
Redazione
25 agosto 2025 12:39
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In generale, ma soprattutto in alcune zone specifiche soggette a frequenti scosse sismiche, è necessario prestare la massima attenzione nella costruzione di edifici e infrastrutture, che devono essere progettati e realizzati in maniera tale da garantire la massima resistenza in caso di terremoti e movimenti tellurici. Uno dei materiali storici dell’edilizia, tuttora tra i più diffusi e utilizzati, è il calcestruzzo armato, che viene considerata una delle scelte migliori anche per quanto riguarda la resistenza antisismica. Ad oggi, il calcestruzzo armato, noto anche come cemento armato, è il principale materiale da costruzione impiegato per la realizzazione delle strutture portanti e delle infrastrutture, dagli edifici destinati ad abitazione, alle strutture industriali, alle opere complesse, come aeroporti, dighe, ponti e gallerie. L’origine del calcestruzzo armato risale alla metà dell’Ottocento, e da oltre cento anni viene usato in tutto il mondo per progetti di ogni genere.

La particolarità del calcestruzzo armato - La caratteristica principale del calcestruzzo armato è la sua composizione: è infatti formato da calcestruzzo, ottenuto con cemento, acqua, sabbia e aggreganti, unito ad un’armatura, ovvero una struttura di acciaio, costituita da barre, tondini, reti o gabbie. L’armatura viene sommersa completamente dal calcestruzzo, creando la forma desiderata mediante una sagoma predefinita, che verrà poi rimossa quando il calcestruzzo sarà del tutto indurito. Il risultato è un materiale molto resistente, solido e stabile per la presenza del cemento, e al contempo elastico grazie alle parti interne in acciaio.

Gli elementi in acciaio utilizzati per la realizzazione del calcestruzzo devono corrispondere a caratteristiche ben precise, definite da una specifica normativa seguita obbligatoriamente dai produttori. Grazie alla collaborazione con le migliori fabbriche siderurgiche italiane, TemSider dispone di un vasto catalogo di elementi in acciaio per l’edilizia: reti elettrosaldate, reti in bobina, tondini e gabbie per il cemento armato, offrendo qualità, competenza e professionanalità. Oltre a consegnare gli ordini direttamente nel cantiere del cliente, TemSider garantisce assistenza sia nella prevendita, fornendo informazioni e dettagli tecnici, sia nel post vendita, risolvendo ogni genere di problematica.

Costruzioni in cemento armato resistenti alle scosse sismiche - Anche in Italia esistono diverse zone soggette alle scosse sismiche, e nelle situazioni di questo tipo la normativa richiede l’obbligo di costruire edifici in grado di resistere, a garanzia della sicurezza delle persone. Il calcestruzzo armato risulta essere uno dei materiali migliori, sempre raccomandato per la costruzione di un edificio che può sopportare bene le sollecitazioni sismiche, grazie alle doti di resistenza ed elasticità tipiche di questo materiale. Infatti, i movimenti di un sisma riescono a sgretolare e distruggere rapidamente le strutture realizzate con materiali tradizionali, mentre, al contrario, un edificio in cemento armato, grazie alle parti metalliche, riesce ad oscillare e piegarsi senza comunque crollare o senza subire danni troppo gravi. Per tale ragione, la normativa di riferimento in fatto di edilizia antisismica indica il calcestruzzo armato come la soluzione ideale per abitazioni e strutture pubbliche situate in una zona a rischio sismico.

Le caratteristiche di una casa antisismica - Una casa, o comunque qualsiasi tipo di edificio, che abbia doti antisimiche deve rispettare ciò che viene imposto dalla normativa, ciò significa che deve sopportare le sollecitazioni sismiche senza perdere la stabilità, e deve mantenere un certo livello di sicurezza anche in caso di scosse più forti. In genere, per rispondere a questi requisiti, si costruiscono edifici con tutti i muri portanti, così da evitare non solo che le persone all’interno si trovino in pericolo, ma anche che l’edificio stesso subisca danni strutturali tali da perdere la funzionalità e l’abitabilità. Ovviamente, oltre alla scelta del materiale più adatto, esistono diversi fattori che possono compromettere la stabilità di un edificio durante una scossa tellurica, anche lieve. Talvolta si tratta di errori di progettazione, ad esempio un’errata valutazione dei carichi o una scarsa conoscenza delle caratteristiche geotecniche dell’ambiente: una condizione che può portare a causare seri danni ad un edificio, tanto da rendere necessaria la ristrutturazione e la messa in sicurezza o, in alcuni casi, addirittura la demolizione. Il mancato rispetto della normativa antisismica è un altro causa di problemi che possono sorgere a seguito di un terremoto, tenendo conto inoltre che tale normativa si riferisce ai terremoti di bassa e media entità ma non affronta sismi di maggiore potenza.



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