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DAL 1° OTTOBRE
DAL 1° OTTOBRE
Diocesi di Vallo della Lucania, rivoluzione nelle parrocchie: le nomine del vescovo Calvosa
Comunicato Stampa
03 settembre 2025 11:53
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VALLO DELLA LUCANIA. Il Vescovo della Diocesi di Vallo della Lucania, Mons. Vincenzo Calvosa, ha comunicato le nuove nomine per oltre 30 parroci, che cambiano parrocchie. Ecco la nota integrale e le nomine:

"Carissimi fratelli e sorelle, il 24 giugno scorso è iniziato il terzo anno del ministero episcopale che il Signore, mediante la designazione di papa Francesco, mi chiede di impegnare a favore di questa bella Chiesa diocesana che vive e opera nel meraviglioso angolo di terra che è il Cilento. Sin dalla mia venuta a Vallo, con entusiasmo mi sono immerso nel lavoro pastorale, con l’intento primario di conoscere persone e realtà e di mettermi in ascolto di tutti, dei presbiteri e dei religiosi, innanzitutto, ma anche dei fedeli laici, sia di quelli impegnati nella vita ecclesiale e nell’azione pastorale, sia di quelli che si mantenevano per lo più ai margini della stessa. Si sono subito affacciati alla mia mente i vari problemi geografici e sociali che affliggono e limitano il vissuto di questa nostra terra, a tutti noti. Alcuni hanno i tratti caratteristici delle aree interne, condivisi anche con tante altre zone dell’Italia, soprattutto meridionale, ma non solo. Altri sono piuttosto tipici delle zone costiere. In pari tempo, però, ho potuto apprezzare le tante ricchezze ambientali e umane, tra le quali mi è stato pure possibile scorgere persone e ambiti non sufficientemente valorizzati. In questi due anni ho avuto la grazia di ordinare al presbiterato due giovani, originari delle nostre terre e un religioso dei padri vocazionisti. Nello stesso periodo, però, hanno concluso il loro pellegrinaggio terreno quattro confratelli presbiteri. Sul piano ecclesiale la diminuzione della frequenza alla messa domenicale e alla vita parrocchiale e su quello socio-economico il gelo demografico, dovuto sia al calo delle nascite, sia allo spopolamento soprattutto delle aree interne, per mancanza di prospettive di lavoro e di vita, sono realtà che affliggono anche il nostro Cilento e sembrano scoraggiare ogni prospettiva di futuro. Così il rimpicciolirsi progressivo delle tante parrocchie, soprattutto collinari e l’aridità vocazionale che vede all’opera un presbiterio sempre più numericamente ridotto e con un’età media crescente, rende sempre più gravosa la vita, le attività e la conduzione delle 140 parrocchie che compongono la nostra comunità diocesana. Sin da subito ho avvertito il problema, ascoltando anche la stanchezza di tanti confratelli presbiteri che portano il peso di più parrocchie. La mia venuta in mezzo a voi ha praticamente coinciso con lo slancio impresso da papa Francesco alla Chiesa universale e anche alla Chiesa italiana facendo riemergere la dimensione sinodale, connaturale alla Chiesa stessa. Ho voluto perciò affrontare quanto emerge dal vissuto ecclesiale con lo stile sinodale, non solo mettendomi in prima persona in ascolto di tutti, ma anche promuovendo l’ascolto stesso tra le varie componenti delle nostre comunità. A tale scopo ho sollecitato l’istituzione o il rinnovo e l’effettiva valorizzazione degli organismi di partecipazione a livello parrocchiale (Consiglio Pastorale e Consiglio per gli Affari Economici), a livello foraniale (Consiglio Pastorale Foraniale) e a livello Diocesano (Consiglio Presbiterale e Consiglio Pastorale). Il crescente coinvolgersi dei suddetti organismi nel cammino sinodale della

Chiesa universale e italiana ha consentito di commisurare alla nostra realtà diocesana le linee guida proposte alla riflessione dalla Santa Sede e dalla Conferenza Episcopale Italiana, grazie al lavoro dell’équipe sinodale. Inoltre, il Consiglio Presbiterale ha provveduto a elaborare un Instrumentum laboris, proponendo tracce concrete per l’ascolto nei Consigli Pastorali parrocchiali e foraniali provocandoli a riflettere sulla situazione della nostra chiesa diocesana, per intravedere percorsi praticabili per una migliore impostazione del servizio pastorale. Già lo scorso anno ebbi sul tema un incontro con ogni singolo presbiterio foraniale, incontro ripetuto nei trascorsi mesi di giugno e luglio. Grazie ad essi ho potuto arricchire la mia visione globale del vissuto e delle problematiche esistenti e raccogliere un buon numero di indicazioni, criteri e prospettive per riorganizzare al meglio il servizio alle piccole comunità parrocchiali. L’intento è quello di rendere più agevole, sereno e proficuo il lavoro dei parroci e al contempo di promuovere la corresponsabilità dei battezzati stessi nella conduzione della vita delle numerose quanto esigue comunità, sollecitando il sorgere di ogni forma di sinergia in tutti gli ambiti della loro vita e attività. Portando davanti al Signore, nella preghiera, quanto mi è stato consegnato dalla riflessione dei presbiteri foraniali, l’emergenza dei bisogni che ho raccolto dalla mia personale visita alle parrocchie, le esigenze e i desideri che mi sono stati presentati anche dai sacerdoti stessi in colloqui personali, ho maturato un primo progetto di ridistribuzione del servizio pastorale, la seconda fase proseguirà il prossimo anno. Illuminato dalla Parola di Dio e sostenuto dalla grazia dello Spirito Santo, ho visto fiorire il piano di avvicendamento dei parroci che viene qui di seguito descritto. Ringrazio innanzitutto il Signore per avermi aiutato nel discernimento, sono certo che è Lui che ci ha preceduto e accompagnato nel dialogo con i confratelli. Ringrazio anche tutti coloro che hanno pregato per l’esito positivo di questi avvicendamenti. Ringrazio di cuore i confratelli presbiteri, che con spirito veramente sacerdotale e missionario si sono subito resi disponibili alle prospettive che andavo loro presentando, accettando, con senso di responsabilità e di condivisione nel servizio al Vangelo e alle comunità, le scelte che il Signore mi aveva fatto maturare. Lasciatemi manifestare la mia stima grata e riconoscente ai presbiteri anziani che dopo anni di generoso e fecondo servizio alle comunità hanno accettato di lasciare la responsabilità amministrativa e si sono resi disponibili a collaborare con i confratelli che assumeranno l’incarico di nuovo parroco. Dopo gli incontri fatti in questi giorni, confesso di uscire edificato dal colloquio con i miei confratelli sacerdoti. Voglio altresì ringraziare le comunità cristiane, nelle quali ho sempre potuto constatare vicinanza e sostegno ai propri parroci. Comprendo perfettamente i sentimenti che voi fedeli proverete in momenti come questo avendoli vissuti da giovane parrocchiano e da presbitero. Smarrimento, dispiacere per il distacco, in qualche modo timore per un futuro che, proprio perché tale, è incerto o comunque diverso dal presente e dal passato. Voglio ricordarvi che, pur affezionandoci ai nostri parroci o ai nostri vescovi (ed è bello che sia così), è Cristo che dobbiamo cercare e amare; è l’incontro con Gesù che ci trasfigura quando partecipiamo all’eucarestia; il nostro ministero non lo compiamo per il parroco o per il vescovo, ma perché ci sentiamo chiamati dal Padre a un atto d’amore e di servizio ai fratelli. Come Abramo, come Maria, siamo tutti in cammino, pellegrini di speranza, disponibili a fare la volontà di Dio. Il cambiamento ci mette sempre in crisi ma ci rende persone vive, pronte a rimettersi in gioco per crescere e maturare insieme. Sono sicuro, perciò, che non farete mancare ai vostri sacerdoti in questo avvicendamento, la gratitudine per chi parte, l’accoglienza per chi arriva, per entrambi l’affetto e la preghiera. Il Signore voglia benedire la nostra Chiesa diocesana, pellegrina nella speranza, perché possa crescere nel vigore della fede e nel servizio della carità a questa porzione di umanità che vive, opera, gioisce, soffre, spera e ama in questo magnifico lembo di terra"

Ho provveduto alle seguenti nomine, con decorrenza 1° ottobre p.v.:

BAZZOLI don Stefano, Parroco di Novi Velia e San Biase;

BONORA don Gerardo, Amministratore Parrocchiale Omignano Cilento e Vicario Parrocchiale di Sessa, San Mango, Valle Cilento e S. Lucia (lascia Casal Velino Marina e Castelnuovo);

CAIRONE don Giovanni, Parroco di Montecorice, Agnone e S. Teodoro (rimane parroco di Ortodonico, Serramezzana e Capograssi);

CARIELLO don Gianluca, Parroco di Roccadaspide (Natività, S. M. Assunta e S. Giuseppe);

CARINCI don Aniello, Parroco di Cannalonga, Moio della Civitella e Pellare;

DE MARCO don Giuseppe, Vicario Parrocchiale di Agropoli S. Maria delle Grazie, San Pietro e S. Antonio;

DIANESE don Giuseppe Vicario Parrocchiale di Agropoli S. Maria delle Grazie (lascia Ogliastro, Eredoita e Finocchito);

DICHIERA don Ilario, Vicario Parrocchiale di S. Rita in Capaccio Rettifilo e Scigliati.

DI SIERVI don Filippo, Parroco di Alfano, Laurito e Rofrano;

D’ORSI don Ronel, Parroco di Acquavella, Stella e S. Giovanni Cilento.

FELICELLA don Mario, Vicario Parrocchiale di Montecorice, Agnone, Ortodonico, Serramezzana, Capograssi, S. Teodoro, S. Mauro C., Pollica, Acciaroli, Cannicchio, Celso e Galdo;

GAGLIOTTA don Mario, Amministratore Parrocchiale di S. Mauro La Bruca e San Nazario;

GARGIONE don Pasquale, Parroco di S. Pietro e di S. Antonio in Agropoli;

GIORDANO don Francesco, Parroco di Castellabate, San Marco, Ogliastro M. e Casa del Conte;

GRIFFO don Nicola, Parroco di S. Vito in Capaccio Scalo;

GUIDA don Roberto Parroco di S. Maria delle Grazie in Agropoli;

JALMAANI don Carlos, Amministratore Parrocchiale di Massicelle (rimane parroco di Futani e Castinatelli);

KALATHIL Jude, Amministratore Parrocchiale di Scigliati-Capaccio (rimane amministratore di S. Rita in Capaccio Rettifilo);

LANCUBA don Bruno, Parroco di S. Maria delle Grazie in Vallo della Lucania;

LAURIELLO don Carmine, Parroco di Casal Velino Marina (rimane parroco di Casal Velino paese e Pioppi);

MONTEROSSO don Salvatore, Parroco di Catona, Mandia e Rodio (rimane parroco di S. Barbara e Petrosa);

NINOFRANCO don Welfredo, Amministratore Parrocchiale di Perito (rimane parroco di Orria, Ostigliano e Piano Vetrale);

NYC don Olgierd, Parroco di Pisciotta, Pisciotta Marina e Caprioli;

OKAFOR Remigius, Vicario Parrocchiale di S. Rita in Capaccio Rettifilo:

ORLANDO don Donato, Parroco Paestum Licinella:

PANZARIELLO don Aniello, Parroco del Sacro Cuore, Madonna del Carmine e Cuore Immacolato di Maria in Agropoli

PECORARO don Francesco, Parroco di S. Chiara in Vallo Scalo (rimane parroco di Velina);

PEPE Massimo, Parroco di Copersito (dec. 1° sett.);

PISANI don Carlo, Parroco di S. Maria di Castellabate e S. Antonio a Lago:

POLITO don Marco, Parroco di Sessa, S. Mango, Valle Cil. e S. Lucia;

POMARI don Valeriano, Parroco di Palinuro e S. Nicola di Centola;

RUSSO don Gennaro, Vicario Parrocchiale Sacro Cuore, Madonna del Carmine e Cuore Immacolato di Maria in Agropoli;

SANTOMAURO don Walter, Parroco Centola, Foria e S. Severino;

TABASCO don Angelo, Parroco di S. Mauro Cil., Celso e Galdo (rimane parroco di Pollica, Acciaroli e Cannicchio);

TORRACA don Marco, Parroco di Salento (rimane parroco di Gioi e Cardile);

ZAMMARRELLI don Silvestro, Parroco di Cuccaro, Montano, Eremiti e Abatemarco;

ZANINI don Claudio, Parroco di Angellara, Massa e Pattano



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