Ambiente
BOOM DELL'AGGRESSIONE ILLEGALE
BOOM DELL'AGGRESSIONE ILLEGALE
Campania, Legambiente presenta il report "Mare Monstrum" 2025
Comunicato Stampa
04 settembre 2025 12:35
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CAMPANIA. Coste e mari campani sono sempre più minacciati dalle illegalità ambientali. In Campania nel 2024 sono 4208 i reati accertati dalle forze dell’ordine e dalle Capitanerie di porto con un incremento record del 35% rispetto allo scorso anno,5.366 gli illeciti amministrativi, alla media di 20 reati e illeciti per km di costa. Cresce l’efficacia dell’azione repressiva, come dimostra il numero di persone denunciate 4532 (+35% rispetto al 2023), gli arresti 41 e quello dei sequestri, pari a 1097 in crescita del 20 % sul 2023. A scattare questa fotografia è il nuovo report “Mare Monstrum” 2025 di Legambiente - elaborato su dati delle forze dell’ordine e delle Capitanerie di porto, frutto di controlli eseguiti nel 2024 - pubblicato alla vigilia del quindicesimo anniversario dell’omicidio del sindaco pescatore di Pollica (SA) Angelo Vassallo. Il Cigno Verde parteciperà domani alle celebrazioni in suo ricordo, organizzate dal Comune di Pollica (SA), presso il Porto della frazione di Acciaroli, nel corso delle quali verrà assegnato il Premio Angelo Vassallo, riconoscimento annuale per le amministrazioni più impegnate nella difesa dell’ambiente e nella lotta alle illegalità.

“Nel quindicesimo anniversario dell’uccisione di Angelo Vassallo – dichiara Mariateresa Imparato, presidente regionale di Legambiente - – torniamo a ricordare il coraggio nel contrasto a speculazioni e illegalità, portando all’attenzione dati e storie che raccontano l’assedio crescente alle nostre coste. In difesa del mare non arretriamo di un passo, anzi continueremo a rafforzare il lavoro di monitoraggio, volontariato ambientale e denuncia portato avanti con vertenze e campagne di sensibilizzazione. Davanti ai tanti illeciti che colpiscono le nostre coste e i nostri mari – ribadiamo l’esigenza di rafforzare il ruolo e le attività di competenza di tutte le istituzioni coinvolte, dai singoli Comuni, alle Regione a alle ARPA. Bisogna potenziare l’attività di demolizione degli immobili abusivi, e non prevedere nuovi condoni, ammodernare e completare il sistema di fognature e depuratori, potenziare l’economia circolare e prevedere sanzioni più severe per la pesca illegale.”

Il ciclo illegale del cemento. Dall’abusivismo edilizio alle occupazioni illecite del demanio marittimo fino alle cave fuorilegge, la Campania è in testa alla classifica del mare violato nell’ambito della filiera del cemento illegale con 1.840 reati accertati (il 17,8% del totale nazionale). Sono 2874 le sanzioni amministrative per un valore complessivo dei sequestri e delle sanzioni che superano i 15 milioni di euro.

Mare inquinato: al cemento lungo le coste si “sommano” l’abbandono e gli smaltimenti illegali di rifiuti, gli scarichi in mare e la “mala depurazione”. Primo posto in classifica per illeciti di questo tipo, spetta alla Campania che si conferma prima in classifica con 1.264 reati accertati (il 15,9% del totale nazionale). Primato che viene confermato per le persone denunciate e arrestate (1.341), e i sequestri (729).

Pesca Illegale: analizzando tutti gli illeciti, sia penali che amministrativi, in termini assoluti la Campania si posiziona al ridosso del podio con 360 reati e 598 illeciti amministrativi con 375 persone denunciate. Danni ambientali e violazioni del Codice di navigazione e nautica da diporto, anche in aree protette: prima in classifica la Campania con numeri da codice rosso con 744 reati con aumento record rispetto ale 2023 dove erano 281 i reati, con 743 persone denunciate. Contro l’abusivismo, la mala depurazione, la gestione illecita dei rifiuti e la pesca illegale, Legambiente ribadisce l’urgenza di rafforzare, il ruolo e le attività di competenza di tutte le istituzioni coinvolte attraverso 10 priorità per la tutela dell'ecosistema marino. Tra queste, il ripristino dell'efficacia dell’art. 10-bis della legge 120/2020 che affida ai Prefetti l’abbattimento degli abusi edilizi non demoliti dai Comuni, l’istituzione di fondi strutturati per garantire le demolizioni degli immobili illegali; il completamento e potenziamento dei sistemi fognari e di depurazione con una gestione integrata del ciclo idrico e dei rifiuti; l’aggiornamento della normativa sul riuso di reflui depurati e fanghi, specie nel settore agricolo; l’adozione di misure efficaci contro la pesca illegale e gli scarichi illeciti in mare. 



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