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IL RICORDO
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Fondazione Vassallo: “Non permetteremo che la memoria di Angelo venga cancellata"
Comunicato Stampa
05 settembre 2025 18:39
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POLLICA. Era il 5 settembre 2010 quando Angelo Vassallo, Sindaco Pescatore di Pollica, veniva assassinato. A 15 anni da quel tragico evento, la Fondazione a lui intitolata continua a portare avanti il suo messaggio di legalità, giustizia sociale e impegno civile, tra iniziative sul territorio e in tutta Italia. Quest’anno, in occasione dell’anniversario, è stata accolta la richiesta della Fondazione di piantumare alberi in memoria di Angelo in numerose città italiane, da nord a sud, come simbolo concreto di cittadinanza attiva e rispetto per l’ambiente. Contemporaneamente è stata inaugurata la nuova sede della Fondazione a Vallo della Lucania, un importante presidio per la memoria e l’attività culturale, a seguito della dolorosa uscita dal Castello Capano di Pollica, affidato a una società privata dall’amministrazione guidata dal sindaco Stefano Pisani. All’inaugurazione erano presenti parte dell’amministrazione comunale di Vallo, con gli assessori Iolanda Molinaro e Pietro Miraldi. Nel corso della cerimonia, il poeta Enzo Tafuri ha consegnato alla Fondazione una ceramica di Vietri recante una poesia da lui scritta e dedicata ad Angelo Vassallo, dal titolo “Il pianto vergine”. “La cacciata dal Castello Capano è stato un atto grave che non ha fermato il nostro impegno. Rimaniamo nel Cilento a difendere la memoria di Angelo e i suoi valori di legalità. La nuova sede a Vallo della Lucania rappresenta un luogo simbolo per le attività della Fondazione e per il coinvolgimento dei cittadini”. A denunciarlo è Dario Vassallo, Presidente della Fondazione Angelo Vassallo Sindaco Pescatore. La Fondazione denuncia anche la mancanza di sostegno da parte della politica, con il Partito Democratico che in Campania ha spesso creato ostacoli a ogni iniziativa promossa in memoria di Angelo, costruendo muri alle nostre attività e limitando la diffusione dei progetti civici e ambientali avviati dal Sindaco Pescatore. Massimo Vassallo, Vicepresidente della Fondazione, aggiunge: “Siamo a soli 11 giorni dall’inizio del processo a Salerno sull’omicidio di Angelo. Chiediamo che, oltre ad ASMEL, ANCI e Avviso Pubblico, anche lo Stato e i Carabinieri si costituiscano parte civile, perché sono direttamente parte lesa di un crimine che ha segnato profondamente la comunità e il Paese”. Negli anni, l’operato del sindaco di Pollica Stefano Pisani ha suscitato numerose polemiche: ha autorizzato per due anni la sagra del pesce nello stesso giorno dell’uccisione di Angelo, non si è costituito parte civile nei processi “Strade fantasma” e “Due Torri bis”, ha cacciato la Fondazione dal Castello Capano per affidarlo a privati, ha distrutto la scultura “La Grande Onda” per piantare un pino, ha definito la Fondazione “fantomatica” e contestato pubblicamente alcune teorie sull’omicidio, mentre oggi alcuni suoi amici risultano indagati. Ha inoltre snaturato il progetto originale della Dieta Mediterranea, trasformandolo in gestione di fondi europei a vantaggio di pochi, ignorando i principi di equità e diffusione culturale che Angelo aveva promosso. Dario Vassallo sottolinea: “Questi atti non ci fermano. Al contrario, rafforzano la nostra determinazione a mantenere viva la memoria di Angelo e a difendere la verità. Ogni piantumazione, ogni iniziativa culturale, ogni azione della Fondazione è un messaggio chiaro: Angelo vive nelle nostre azioni”. La Fondazione ribadisce inoltre che il 16 settembre inizierà il processo a Salerno per l’omicidio di Angelo Vassallo, e che sarà in prima linea per assicurarsi che la verità emerga e che giustizia sia fatta. Massimo Vassallo, conclude: “La Fondazione continuerà a denunciare le ingiustizie e a chiedere che le istituzioni facciano la loro parte. Angelo merita rispetto, memoria e protezione della sua eredità civile. Il nostro impegno non si ferma e continueremo a vigilare perché nessuno possa dimenticare ciò che è accaduto”.



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