ANGRI. A pochi giorni dalla riattivazione del Tavolo Tematico presso la Prefettura di Salerno sul contrasto alle aggressioni al personale del Trasporto Pubblico Locale (TPL), ieri 09 settembre 2025, si è verificato un nuovo e gravissimo episodio di violenza ai danni di un autista di Busitalia Campania, durante il servizio di linea nel comune di Angri.
Il lavoratore, mentre svolgeva regolarmente la propria corsa, è stato vittima di un’aggressione fisica e verbale da parte di un utente che, dopo avergli sputato addosso dal finestrino laterale, lo ha colpito ripetutamente con pugni alla testa, strappandogli la divisa e costringendolo a ricorrere alle cure ospedaliere. Solo l’intervento dei Carabinieri e del personale sanitario ha evitato conseguenze ancora più drammatiche.
Questo episodio, che segue di appena sei giorni l’incontro in Prefettura del 4 settembre scorso e l’allerta formale inviata dalle scriventi Segreterie Provinciali a Regione Campania, ANAV, AGENS e p.c. al prefetto di Salerno in data 8 settembre, dimostra in maniera inequivocabile l’urgenza di tradurre in azioni concrete gli impegni assunti in sede istituzionale.
Le scriventi FILT-CGIL e FIT-CISL, con i segretari Gerardo Arpino e Diego Corace, denunciano con forza l’insostenibile condizione di rischio a cui è quotidianamente esposto il personale viaggiante, ribadiscono la necessità immediata di:
- Dotare il personale di dispositivi di registrazione frontale (Dash Cam) come deterrente e strumento probatorio.
- Avviare la campagna informativa a bordo dei mezzi con messaggi multilingua e avvisi chiari sulle conseguenze penali delle aggressioni.
- Attivare con urgenza il tavolo tecnico regionale per implementare sistemi avanzati di sorveglianza, cabine protettive e dispositivi di sicurezza.
La gravità dell’aggressione di questa sera dimostra che non c’è più tempo da perdere: occorre che le aziende, le associazioni datoriali e la Regione Campania trasformino immediatamente gli impegni presi in misure operative e tangibili.
Le scriventi Segreterie esprimono piena solidarietà al collega aggredito e alla sua famiglia e annunciano che, in assenza di risposte concrete e tempestive, saranno messe in campo tutte le iniziative sindacali e legali necessarie a tutela dei lavoratori.