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Sicurezza in fabbriche di fuochi d'artificio, bilancio degli incidenti
Redazione
10 settembre 2025 17:38
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NAPOLI. L’esplosione avvenuta ieri nel quartiere napoletano di Pianura, che per puro caso non ha provocato vittime ma solo 5 persone ferite in maniera lieve, è l’ultima di un lungo elenco. Dalla fine degli anni 90, le fabbriche di fuochi d'artificio sono state teatro di numerosi incidenti mortali in tutto il Paese, causando oltre cinquanta vittime. La Campania spicca tra le regioni più colpite, con un triste primato di tragedie che hanno segnato il territorio. Dal 2000 a oggi, si sono registrati diciotto incidenti mortali, un bilancio pesante che ha causato un totale di 58 decessi. A Napoli e nella sua provincia, in particolare, la storia è costellata di tragedie simili, come l'incidente a Terzigno nel 2002 che causò tre vittime, o l'esplosione a Visciano nello stesso anno che provocò tre morti e tre feriti. Tra gli episodi più gravi, nel 2004 a Giugliano, cinque persone persero la vita in un'esplosione, mentre nel 2007 un altro incidente a Gragnano uccise il titolare e due nipoti. La serie di tragedie in Campania include anche le tre operaie morte a Ottaviano nel 2005; i tre decessi in una fabbrica dell'hinterland a nord di Napoli nel 2015; la morte di un operaio a Roccarainola, in provincia di Caserta, nel 2023 e quella di tre persone, due gemelle di 26 anni e un giovane albanese di 19, avvenuta a novembre del 2024 nel comune di Ercolano. Al di fuori della Campania, altri incidenti hanno lasciato una scia di morte. Episodi, che nella maggior parte dei casi coinvolgono laboratori clandestini o fabbriche con gravi irregolarità, evidenziano la necessità di controlli più stringenti per prevenire future catastrofi.



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