Giudiziaria
A SALERNO
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Omicidio Vassallo: svolta udienza preliminare per i 5 indagati, molte richieste di parti civili
Antonio Vuolo
16 settembre 2025 13:41
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SALERNO. È iniziata alle 10.43, al Tribunale di Salerno, davanti al gup Giovanni Rossi, l’udienza preliminare sull’omicidio del sindaco di Pollica Angelo Vassallo, ucciso con nove colpi di pistola la sera del 5 settembre 2010 mentre rincasava. Sono cinque gli indagati: l’ufficiale dei carabinieri Fabio Cagnazzo, l’ex brigadiere Lazzaro Cioffi, l’imprenditore di Scafati Giuseppe Cipriano e l’ex collaboratore di giustizia Romolo Ridosso, accusati di concorso in omicidio con metodo mafioso. Il quinto indagato è Giovanni Cafiero, che risponde di traffico di droga. Durante l’udienza camerale, hanno chiesto la costituzione di parte civile, oltre  ai familiari,  la Fondazione Angelo Vassallo Sindaco Pescatore, l’Anci, la Regione Campania, la Provincia di Salerno, il Comune di Pollica e oltre 20 associazioni. Hanno presentato la richiesta di costituzione di parte civile la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il ministero della Giustizia e dell’Interno per tramite dell’Avvocatura dello Stato. Non c’è al momento, invece, la richiesta da parte del ministero della Difesa e quindi l’Arma dei Carabinieri. Tra le richieste di ammissione anche quella di Bruno Humberto Damiani, ingiustamente accusato nel caso Vassallo. Il “Brasiliano”, rappresentato dall’avvocato Michele Sarno, è stato indagato e archiviato due volte per quel delitto a cui era invece  estraneo. Angelo Vassallo fu ucciso la sera del 5 settembre 2010 con nove colpi di pistola mentre rincasava. Seconda la Dda di Salerno, Vassallo aveva scoperto un traffico di droga importante e sarebbe stato quindi ucciso per impedirgli di denunciarlo. Due ancora, inoltre, sono i filoni investigativi aperti, uno sul traffico di droga e quello per individuare l’autore materiale del delitto. Dopo anni di indagini, veleni e depistaggi, la prima vera e propria svolta è arrivata a novembre dello scorso anno con gli arresti di Cagnazzo e degli altri indagati, successivamente scarcerati per il venir meno delle “esigenze cautelari”. La prossima udienza si terrà il 17 ottobre alle 10.30.

LA NOTA DELLA FONDAZIONE VASSALLO - La Fondazione Angelo Vassallo Sindaco Pescatore ha accolto con grande soddisfazione la decisione del Governo di costituirsi parte civile nel processo per l’omicidio del Sindaco Pescatore. Una scelta maturata dopo l’appello lanciato il 5 settembre 2025, nel giorno del quindicesimo anniversario della morte di Angelo, da parte della Fondazione guidata da Dario Vassallo. Alla prima udienza preliminare, presso la Cittadella Giudiziaria di Salerno, la presenza dello Stato è stata forte e significativa: la Presidenza del Consiglio dei Ministri, l’ANCI, l’ASMEL, Avviso Pubblico, Libera, Legambiente, la Fondazione Vassallo e numerose altre realtà. In totale, sono 23 le domande di costituzione di parte civile tra enti, associazioni e personalità, un abbraccio corale di legalità attorno alla memoria di Angelo Vassallo.

Non cerchiamo vendetta, cerchiamo la verità – ha spiegato Dario Vassallo –. Dopo quindici anni e undici giorni siamo riusciti a portare sul banco degli imputati cinque persone collegate all’omicidio di Angelo. Sarà il processo a stabilire le responsabilità, ma oggi è una giornata importante non solo per la Fondazione, ma per l’Italia intera. Penso che Angelo sarebbe contento: la sua battaglia per la legalità è diventata quella di un Paese intero. È andata benissimo perché lo Stato ha fatto lo Stato: la Presidenza del Consiglio, l’ANCI, l’ASMEL, Avviso Pubblico, Libera, Legambiente e tante altre realtà si sono unite in un abbraccio attorno alla figura di Angelo. È un grande giorno per l’Italia e per la democrazia: quando si uccide un sindaco si feriscono i valori democratici, ma oggi lo Stato ha dato un segnale forte di presenza e di riscatto. Senza il grande lavoro dei Carabinieri del ROS, che hanno indagato senza guardare in faccia a nessuno, oggi non saremmo qui. A loro va il nostro ringraziamento più profondo.”

Il Vicepresidente Massimo Vassallo ha sottolineato la portata storica di questo momento: “È un giorno fondamentale per il nostro Paese e per il Sud. Portare davanti alla giustizia questi imputati significa non arrendersi all’oblio né alla rassegnazione. È una pietra miliare per la democrazia. Angelo non è solo nostro fratello, ma un simbolo di legalità per tutti, un esempio di sindaco che ha messo al centro i cittadini, la sua terra e il bene comune.”

Grande soddisfazione anche dall’avvocato della Fondazione, Antonio Ingroia, che ha parlato di un passaggio determinante: “La giustizia arriva, magari lenta, magari tardi, ma arriva. Credo che sia un momento molto importante. Merito, va detto ancora una volta, della Procura di Salerno e dei Carabinieri del Ros che hanno indagato senza guardare in faccia a nessuno. La costituzione di parte civile di tante associazioni dimostra che c’è un’Italia che crede ancora nella giustizia e che vuole verità e giustizia.”

L’Avvocato Anna Maria Anselmi, che affianca la Fondazione nel percorso giudiziario, ha evidenziato il valore simbolico di questa udienza: “Rispetto ad altre esperienze, questa volta non eravamo soli. Nella vicenda del processo Due Torri bis, la Fondazione era l’unica parte civile; oggi invece abbiamo visto la nutrita partecipazione dello Stato, di associazioni locali e nazionali, di fondazioni che difendono la legalità. È già un grande risultato essere arrivati fin qui. In aula si respirava un’aria pesante, ma anche carica di significato: la presenza delle istituzioni è la dimostrazione che lo Stato vuole sostenere la legalità e allinearsi a essa. Questo è un processo simbolo: uccidendo un sindaco si uccide lo Stato, e per questo la battaglia per la verità sull’omicidio di Angelo Vassallo riguarda tutti gli italiani.”

Il processo che si apre a Salerno non rappresenta soltanto l’accertamento di responsabilità individuali, ma è il frutto di un percorso condiviso che in questi anni ha visto centinaia di sindaci, istituzioni, associazioni e cittadini al fianco della Fondazione Vassallo. Una lunga marcia civile che oggi entra in una nuova fase, portando con sé la memoria viva del Sindaco Pescatore, che continua a rappresentare un faro di legalità per l’Italia intera.

LA NOTA DI LIBERA - Libera, alla presenza della Coreferente regionale e del coreferente provinciale e dell'Avvocato Giulio Vasaturo, stamattina ha presentato la richiesta di costituzione di parte civile presso il Palazzo di Giustizia di Salerno nell'udienza preliminare per l'omicidio di Angelo Vassallo il sindaco di Pollica freddato a poca distanza da casa il 5 settembre del 2010. 

Ci costituiremo parte civile- commenta Libera- come segno concreto di vicinanza alla famiglia di Angelo e alla comunità di Pollica per chiedere verità e giustizia. Una vicinanza affinché l'integrità di Angelo, il suo impegno e amore per la comunità, continui ad essere riferimento per chiunque voglia contribuire al bene comune. Angelo faceva questo, ma faceva anche altro: allargava l'orizzonte dei diritti e delle opportunità. Coltivava, oltre che il senso della legalità, quello della giustizia. Siamo convinti che ricostruire i tasselli di un omicidio, accertare la verità su gravi fatti delittuosi di matrice mafiosa significa anche restituire alla città e ai suoi cittadini quanto è stato loro rapinato: cioè il diritto di vivere in una terra libera, nella quale il valore della parola, della denuncia, della solidarietà, della legalità devono trovare piena affermazione. “



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