CAPACCIO PAESTUM. Si è svolta ieri pomeriggio, presso l’obitorio dell’ospedale “Ruggi” di Salerno, l’autopsia sulla salma di Taras Stromillo Ivanyshyn (nella foto), il 27enne trovato morto nella piscina di un hotel sulla costa di Capaccio Paestum, dove lavorava come receptionist. Dopo il conferimento dell’incarico da parte della Procura di Salerno, che ha aperto un fascicolo contro ignoti, l’esame autoptico è durato circa due ore, alla presenza del medico legale, degli esperti nominati dall’autorità giudiziaria e del perito di parte della famiglia della vittima, liberata per consentire lo svolgimento dei funerali, fissati per domani mattina alle ore 10 presso la chiesa di San Vito, a Capaccio Scalo. L’esito dell’autopsia verrà comunicato entro 90 giorni.

Stamane, invece, verrà indicato il tecnico informatico chiamato a scandagliare i cellulari di Taras e della coppia di colleghi con il quale si è intrattenuto, a bordo piscina, la sera prima del ritrovamento del corpo, sequestrati dai carabinieri su disposizione del pm di turno Bianca Rinaldi.

LE ULTIME ORE DI TARAS – Intanto, emergono nuovi dettagli sulle ultime ore di Taras. Dopo aver terminato il proprio turno di lavoro, il 27enne ha videochiamato la mamma, alle ore 23:30 circa, per avvisarla che sarebbe rincasato più tardi. Da quel momento, un ‘buio’ di circa 7 ore, fino alle ore 6:30 del mattino successivo, quando il suo cadavere è stato ripescato in piscina, dove si era intrattenuto con una coppia di colleghi, una cameriera e un barman, tra di loro fidanzati ed anch’essi regolarmente impiegati nella struttura ricettiva. Entrambi sono stati poi ascoltati dai militari dell’Arma e refertati dai sanitari, avendo riportato ematomi a volti e braccia compatibili con una colluttazione violenta.