CAPACCIO PAESTUM. Multe annullate dal Comando di Polizia Municipale di Capaccio Paestum. Sulla scorta delle note vicende giudiziarie, il sindaco Gaetano Paolino ha chiesto al responsabile dell’Ufficio Personale di adottare provvedimenti anche nei confronti degli agenti in servizio coinvolti nel terzo filone d’indagine condotto dalla Guardia di Finanza del Gruppo di Eboli su delega della Procura della Repubblica di Salerno.

Nel rispetto della presunzione d’innocenza di ciascuno, il primo cittadino ha ritenuto necessarie azioni per tutelare, in primis, gli stessi dipendenti indagati fino a quando i procedimenti penali non saranno conclusi e si avrà certezza dell’accaduto, nonché l’immagine del Corpo nei confronti dei cittadini.

Nella sostanza, Paolino ha disposto che agli agenti coinvolti, Francesco Polito e Vincenzo Puca, con decorrenza immediata, siano assegnati a mansioni diverse ma equivalenti ai rispettivi inquadramenti contrattuali, come avvenuto per il passato e, di recente, per l’ex comandante Sofia Strafella, il vigile urbano Giovanni D’Angelo e l’impiegato dell’ufficio verbali Giovanni Matonte. Per tutti sono stati aperti anche altrettanti procedimenti disciplinari, sospesi in attesa di accertamenti in sede penale. Provvedimenti non adottati, invece, per l’ex comandante Natale Carotenuto, in quiescenza, e il dipendente Andrea Marciano, attualmente in servizio a Parma.

Contestualmente, pare che il sindaco Paolino abbia scritto anche all’attuale comandante dei vigili urbani, il ten. Clelia Saviano, chiedendo spiegazioni sul perché non sia stato informato di una recente attività della Guardia di Finanza presso il Comando, non sul motivo della stessa, nello specifico una presunta perquisizione da parte delle Fiamme Gialle di Eboli avvenuta la scorsa settimana, appresa soltanto dagli organi di stampa dal primo cittadino, per legge massima autorità di polizia locale sul territorio comunale.

La Saviano avrebbe replicato di aver ritenuto di non dover informare il sindaco, al riguardo, in quanto la Gdf avrebbe eseguito solo un’ordinaria attività di acquisizione di atti interni al Comando, coperta da segreto istruttorio dall’autorità giudiziaria.