CAPACCIO PAESTUM. Riceviamo e pubblichiamo, integralmente, la seguente lettera aperta firmata ed inviata, alla nostra redazione, dal m.llo Giovanni De Cesare, agente e RSU comunale presso il Comando di Polizia Municipale di Capaccio Paestum.

Lettera aperta all’Amministrazione comunale, alla cittadinanza ed a chi ha ancora il coraggio di giudicare senza conoscere. In un momento particolarmente triste per il Comune di Capaccio Paestum, come ente locale e come comunità, il Comando di Polizia Municipale è divenuto bersaglio di un attacco mediatico ingiusto, sproporzionato e doloroso. Siamo sotto assedio: nomi e volti di persone oneste, lavoratori seri e preparati, vengono esposti in prima pagina come fossero criminali, assassini o peggio ancora.

Ma dietro ogni divisa ci sono donne e uomini, padri e madri, figli e figlie, persone. Persone con fragilità, con sensibilità, con un senso del dovere che le porta ogni giorno a scendere in strada, spesso con poche tutele e tante responsabilità. Persone che non meritano di essere messe alla gogna, né giudicate con leggerezza o superficialità.

Ci chiediamo: perché solo i poliziotti municipali vengono spostati, isolati, penalizzati? Non sono anch’essi dipendenti del Comune di Capaccio Paestum, come tutti gli altri? Perché non si applicano gli stessi criteri ad altri corpi, come i carabinieri o altri uffici comunali?

Si parla di “correggere” e di “intervenire”, ma ciò che vediamo è solo un tentativo di distruggere carriere, minare la dignità e colpire anche economicamente persone che, ricordiamolo, in molti casi lavorano con contratti part-time da 12 o 18 ore settimanali. È giusto questo?

Il Comune ha un territorio vasto, complesso, che ha bisogno di tutti. Eppure, proprio ora, si sceglie di ridurre, svilire e disgregare il Corpo della Polizia Municipale. Sì, possiamo e dobbiamo sempre migliorare. Nessuno lo nega. Ma una cosa è la critica costruttiva, altra è la denigrazione gratuita. Le invettive, le congetture, le accuse senza fondamento sono tristi e miserabili. Lo sono per chi le scrive, e ancor più per chi le legge e ne subisce il peso.

Ai moralisti più accaniti, a chi spara sentenze dai social o dai giornali, diciamo solo questo: “La vita è un'altra cosa”. Giudicateci, se volete, quando interveniamo su un incidente sotto la pioggia. Giudicateci quando vi aiutiamo sotto il sole cocente, quando siamo lì, presenti, anche quando non tocca a noi. Giudicateci quando siamo nelle scuole con i vostri figli, quando ci sostituiamo ogni giorno, nei fatti, a servizi di emergenza come il 112. La Polizia Municipale di Capaccio Paestum è fatta di persone. Persone che lavorano. Persone che meritano rispetto. Per questo chiediamo solo una cosa: “Giù le mani, le bocche e soprattutto la cattiveria dal nostro Corpo”. Per chi ci chiama ancora “Vigili Urbani”, siamo e saremo sempre presenti. Al servizio della comunità.