NAPOLI. Raffaele Auriemma, nel corso della trasmissione “Salite Sulla Giostra” in onda su STILETV, ha parlato dell'accusa di falso in bilancio rivolta al presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis: “Questione plusvalenze? Ci sono tante cose tra il serio e il faceto. Ma perché si vuole interpretare l'intercettazione come un qualcosa di fraudolento e fittizio da parte del Napoli? Le plusvalenze nel calcio si fanno da sempre, perché non è un reato se io decido di valutare 5 milioni un giocatore della Primavera. Spiegatemi perché non dovrei dargli questo valore! Quando Zaniolo passò dall'Inter alla Roma, lui era un giocatore della Primavera dell’Inter e fu trasferito nell’ambito dell’operazione Nainggolan, e fu valutato 5 milioni, come nel caso dell’operazione Osimhen-Napoli. Io non posso regalare un calciatore della Primavera, gli devo dare sempre un valore perché, se poi esplode, la proprietà se la prende con me, qualora io sia il direttore sportivo. Bisogna sempre dare una valutazione ai calciatori della Primavera, anche apparentemente esagerata; poi, se non esplodono, si saranno investiti dei soldi non andati a buon fine. Questo accanimento mi indigna, è come se qualcuno, fronte nord, volesse dire che solo perché hanno punito la Juve, allora deve essere punito anche il Napoli. Il sistema delle plusvalenze fittizie della Juve? Lì non si trattava di una singola plusvalenza, come il Napoli, ma di 20-30, che servivano per far sì che il bilancio della Juve fosse tale per contenere i requisiti per l’iscrizione al campionato. Lì c’è un sistema che tende a creare un falso in bilancio, ma nel caso del Napoli una singola operazione non può essere definita falso in bilancio, altrimenti bisogna chiudere il calcio italiano. Se il Napoli sarà condannato dalla procura di Roma, io chiederò in tutte le sedi che vengano fatti controlli su ogni società. Oggi non esiste l’imbroglio su una plusvalenza, perché puoi dare al calciatore il valore che vuoi. Se invece crei plusvalenze per centinaia di milioni, stai creando un presupposto fasullo per iscriverti ad un campionato, cosa che altrimenti non potresti fare, come nel caso di Cristiano Ronaldo, visto che non riusciresti a coprire ciò che serve a bilancio per ottenere l’iscrizione”.