Ambiente
LA NOTA
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Pastorano, Confagricoltura Caserta: “Ipotesi impianto rifiuti scelta incompatibile in un’area agricola d’eccellenza”
Comunicato Stampa
13 ottobre 2025 14:42
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PASTORANO. Confagricoltura Caserta esprime forte preoccupazione per il procedimento autorizzativo avviato ai sensi dell’art. 208 del D.Lgs. 152/2006 relativo alla realizzazione e gestione di un impianto per rifiuti pericolosi e non pericolosi in via Torre Lupara, zona industriale del Comune di Pastorano (Caserta). In un territorio a fortissima vocazione agricola, dove insistono aziende bufaline di primaria importanza e una filiera lattiero-casearia nota a livello nazionale e internazionale, la localizzazione di un sito di smaltimento presenta criticità ambientali, sanitarie ed economiche che non possono essere sottovalutate. 

La presenza di allevamenti e colture di qualità rende prioritaria la tutela delle matrici ambientali. Qualsiasi impianto di trattamento rifiuti in quest’area deve misurarsi con il rischio di impatti su suolo, acque superficiali e di falda, qualità dell’aria, rumore, odori, traffico pesante e incidentalità; con possibili ricadute sulla reputazione delle produzioni e sulla tenuta delle imprese agricole. Il principio di precauzione impone la massima cautela, valutazioni tecniche indipendenti e un confronto pubblico trasparente prima di assumere decisioni irreversibili. 

Per garantire completezza informativa e partecipazione effettiva, Confagricoltura Caserta ha presentato formale istanza di accesso agli atti, chiedendo la messa a disposizione dell’istanza di autorizzazione di ECOS S.p.A., della relazione tecnica e ambientale, del progetto, degli eventuali studi di impatto ambientale e di tutta la documentazione progettuale, fotografica e relazionale depositata. L’Organizzazione ha inoltre chiesto di essere ammessa alla Conferenza dei Servizi convocata per mercoledì 16 ottobre 2025 alle ore 12.00 in modalità telematica, per rappresentare le ragioni del comparto agricolo e della filiera bufalina. 

“È impensabile collocare un impianto per rifiuti pericolosi nel cuore di un distretto agricolo che produce valore, lavoro e qualità certificata. Chiediamo alle istituzioni una verifica rigorosa degli impatti, la considerazione delle alternative localizzative e un monitoraggio stringente di ogni fase del procedimento”, sottolinea Confagricoltura Caserta. “Difendere il paesaggio agrario significa difendere economia reale, salute dei cittadini e futuro dei giovani imprenditori agricoli”.  

Confagricoltura Caserta confida nel lavoro della Regione Campania e degli enti coinvolti affinché l’istruttoria tenga conto della specificità territoriale di Torre Lupara, della densità di aziende agricole e zootecniche e del contributo strategico della filiera bufalina all’economia provinciale. L’Organizzazione ribadisce la propria disponibilità a collaborare con le autorità per ogni approfondimento tecnico necessario e a promuovere, ove occorra, momenti di informazione pubblica rivolti alla cittadinanza.



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