Sanità
LA NOTA DEL SINDACATO
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Salerno, Nursind: "Rispetto per professionisti in prima linea al Pronto Soccorso del Ruggi"
Comunicato Stampa
17 ottobre 2025 09:20
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SALERNO. Dopo le recenti dichiarazioni del dottor Mario Polichetti sulla vicenda dell’anziano costretto a permanere per giorni su una barella nel Pronto soccorso dell’Azienda ospedaliera universitaria “Ruggi d’Aragona” di Salerno, il Nursind Salerno interviene per riportare l’attenzione sulla reale portata dei problemi che affliggono il sistema sanitario pubblico.

"Siamo rimasti stupiti dalle parole del dottor Polichetti - dichiara il segretario territoriale del Nursind Salerno, Biagio Tomasco - soprattutto per le soluzioni da lui proposte, che ignorano completamente i vincoli normativi e la complessità organizzativa in cui si muovono oggi gli ospedali italiani. Parlare di potenziamento del personale o aumento dei posti letto come se fosse una scelta locale è semplicemente fuorviante. Il fabbisogno di personale è vincolato da piani triennali e limiti di spesa imposti dalla normativa nazionale, mentre la programmazione dei posti letto è materia regionale, definita da decreti ministeriali che negli anni hanno drasticamente ridotto le disponibilità".

Tomasco sottolinea inoltre come il problema non riguardi solo il Ruggi, ma l’intero Servizio sanitario nazionale. "Negli ultimi 30 anni - ricorda - l’Italia ha perso oltre 130mila posti letto ospedalieri, con una riduzione di più del 38%. Oggi il numero totale si attesta attorno ai 215mila. È il risultato di anni di tagli, di razionalizzazioni e di una politica sanitaria che ha privilegiato la riduzione dei costi alla qualità dell’assistenza".

A fargli eco, i delegati Rsu Nursind del Ruggi. "Chi lavora ogni giorno nel Pronto Soccorso sa bene cosa significa operare in condizioni di emergenza continua - spiega Domenico Ciro Cristiano - e leggere commenti che accusano il personale di disorganizzazione è un insulto a chi, nonostante tutto, garantisce assistenza e dignità ai pazienti".

Guida Valerio Festosi aggiunge: "Se il territorio non funziona, il Pronto Soccorso esplode. Più della metà degli accessi riguarda codici verdi e bianchi, casi che dovrebbero essere gestiti altrove. Senza un filtro territoriale efficiente, qualsiasi piano d’emergenza resta sulla carta".

Sulla stessa linea Carmine Sammartino: "È troppo facile puntare il dito contro chi lavora in prima linea. Servono investimenti reali, programmazione, visione. Le parole non bastano più".

Il Nursind Salerno ribadisce infine la propria solidarietà ai lavoratori del Pronto soccorso del Ruggi e chiede all’Azienda ospedaliera di tutelare la dignità dei professionisti che ogni giorno operano in condizioni difficilissime. "Difendiamo la verità e chi lavora - conclude Tomasco - perché il Ruggi, nonostante tutto, resta un presidio fondamentale per la salute dei cittadini della provincia e oltre".



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