Giudiziaria
QUARTO FILONE
QUARTO FILONE
Capaccio Paestum, multe annullate dalla Polizia Municipale: altri 38 avvisi, indagati salgono a 123
Alfonso Stile
17 ottobre 2025 13:46
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CAPACCIO PAESTUM. Si amplia ulteriormente l’inchiesta sulle multe annullate dal Comando della polizia municipale di Capaccio Paestum, nel Salernitano. Si aggiunge, infatti, un quarto filone all’indagine condotta dalla Guardia di Finanza del Gruppo di Eboli su delega della Procura della Repubblica di Salerno: altre 38 le persone destinatarie di un avviso di conclusione delle indagini preliminari, a firma del sostituto procuratore Alessandro Di Vico, che fanno così salire a 123 il numero complessivo degli indagati. Per tutti, l’accusa è sempre la stessa: falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici aggravata, in concorso.

Gli indagati, per la Procura salernitana, in qualità di istigatori avrebbero concorso a formare falsi atti di annullamento d’ufficio di sanzioni al Codice della Strada, tutti redatti materialmente da Giovanni Matonte, all’epoca addetto all’Ufficio Verbali, per il quale si procede separatamente. 

Dopo quelle che ricomprendono 19 e 62 indagati per le multe annullate rispettivamente dagli ex comandanti Carotenuto e Strafella, si tratta dunque della terza 'costola' dell’indagine principale sulle multe annullate nella città dei Templi del maggio 2025, che, oltre agli stessi Carotenuto e Strafella, vede indagati Matonte e il vigile urbano Andrea Marciano con l’accusa di falsità ideologica e materiale commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici, frode ed accesso abusivo a sistema informatico, in forma aggravata e in concorso, nell’inchiesta "madre" da cui è poi scaturita quella per corruzione e turbata libertà degli incanti che ha portato a processo lo stesso Alfieri ed altri 5 imputati.

Le multe del quarto filone in questione, elevate negli anni dal 2020 al 2022, sono in tutto 38 e vanno dai 42 ai 219 euro, con conseguente danno alle casse comunali di oltre 4mila euro. Gli indagati avranno ora 20 giorni di tempo per presentare memorie difensive a propria discolpa o farsi interrogare dal pm inquirente, il quale valuterà, poi, se chiedere al gup il rinvio a giudizio o l’archiviazione per ciascuna posizione. Per tutti gli indagati vige la presunzione d’innocenza fino ad eventuale sentenza definitiva e irrevocabile.



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