NAPOLI. Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, in America, precisamente a Washington, a margine del 50° anniversario della National Italian American Foundation (Niaf), è tornato a parlare del sistema calcio partendo dall'utilizzo dei calciatori da parte delle rappresentative nazionali. "Si gioca troppo e i calciatori alla fine non ce la faranno più a fare 50, 60 o 70 partite all'anno. Nessuno ha capito che per le nazionali servirebbe un tetto: dopo i 23 anni non si va più in nazionale perché bisogna scoprire nuovi calciatori. Se fai giocare chi ha 37, 35 o 30 anni e si verifica un infortunio, stiamo dando un calcio agli stinchi dei campionati. Non c'è rispetto e non c'è un pagamento sufficiente per il prestito di un calciatore che per un anno è stipendiato dai club. Anche questo aspetto va regolamentato". ADL, inoltre, non ha lesinato critiche nemmeno verso i vertici del calcio europeo: "L'Europa deve cambiare e a mio avviso sarebbe anche giunto il momento. I vertici del calcio non vogliono trasformare per paura di perdere la poltrona su cui sono comodamente seduti, ma sarebbe arrivato il momento di cambiare le regole e le formule dei campionati".
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