Cronaca
OPERAZIONE DELLA FINANZA
OPERAZIONE DELLA FINANZA
Santa Maria a Vico, scambio elettorale politico mafioso: 2 arresti nel clan Massaro, sindaco ai domiciliari
Comunicato Stampa
22 ottobre 2025 09:13
Eye
  424

SANTA MARIA A VICO. Nella mattinata odierna, in Santa Maria a Vico (CE), ufficiali ed agenti della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Caserta — Compagnia di Marcianise hanno dato esecuzione ad un'ordinanza di custodia cautelare in carcere ed agli arresti domiciliari nei confronti di n. 6 indagati, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli su richiesta della locale Procura della Repubblica - Direzione Distrettuale Antimafia. Ai domiciliari sono finiti il sindaco Andrea Pirozzi, il vicesindaco Veronica Biondo (attuale candidata alle Regionali per Forza Italia), l’ex assessore Marcantonio Ferrara e il consigliere comunale Giuseppe Nuzzo. In carcere, invece, sono stati condotti Domenico Nuzzo, detto Mimmariello, e Raffaele Piscitelli, ritenuti vertici del clan Massaro.

Gli indagati sono ritenuti responsabili, a vario titolo, dei delitti di scambio elettorale politico mafioso; induzione indebita a dare o promettere utilità; rilevazione e utilizzazione di segreti d'ufficio e favoreggiamento personale. In ordine alla contestazione di scambio elettorale politico mafioso, si evidenzia che le indagini hanno avuto ad oggetto la ricostruzione dei rapporti intercorsi tra esponenti dell'amministrazione comunale del Comune di Santa Maria a Vico (CE) e alcuni soggetti pregiudicati per reati di tipo mafioso, ritenuti esponenti del clan MASSARO operante in quel territorio. Le indagini eseguite nel periodo vicino all'approssimarsi delle elezioni comunali del settembre 2020, facevano emergere, in una prima fase, l'interesse di esponenti della criminalità organizzata per la gestione dell'appalto riguardante l'ampliamento del cimitero comunale di S. Maria a Vico. Successivamente emergeva un più ampio quadro di rapporti tra i fiancheggiatori dei due soggetti con precedenti penali e alcuni candidati alle elezioni comunali finalizzati al perseguimento di interessi economico-criminali ottenibili in seguito alla rielezione di tali amministratori pubblici. Dalle attività d'intercettazione emergevano elementi che davano conto di una precisa e già calcolata pianificazione della distribuzione dei voti da parte della suindicata compagine criminale. La mole di voti disponibili era tale da consentire una convergenza, non solo in favore di candidati di riferimento, ma, addirittura, verso un candidato della lista avversaria, ciò al fine di consentire a quest'ultimo di permanere nella carica di consigliere provinciale. In più occasioni, il referente della fazione criminale in indagine preannunciava l'esito delle elezioni, ai candidati al Consiglio Comunale, anche in ordine alle cariche che poi gli stessi avrebbero rivestito. Nel periodo successivo alle elezioni si palesavano i rilevanti interessi economico-criminali che il gruppo camorristico in indagine avrebbe tentato di perseguire attraverso la connivenza degli amministratori comunali fatti eleggere. Tra i principali interessi emersi dai risultati delle attività di indagine si segnalano l'intenzione di realizzare un impianto di cremazione di defunti attiguo al cimitero comunale con affidamento della gestione servizio ad una nuova società della quale uno dei due soggetti ritenuto affiliato all'organizzazione camorristica sarebbe diventato socio occulto. 



Logo stiletvhd canale78
Immagine app 78
SCARICA
L’APP