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DOLORE NELLA COMUNITÀ
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Vallo, eseguita autopsia sulla salma del 16enne Giuseppe Curto: oggi i funerali
Marco Rizzo
05 aprile 2013 16:58
Eye
  9634

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VALLO DELLA LUCANIA. È durato quasi tre ore, precisamente dalle 13:30 alle 16:20 circa, l’esame autoptico sulla salma del 16enne Giuseppe Curto (nella foto). Il medico legale Luigi Mastrangelo, incaricato dal sostituto procuratore del tribunale di Vallo della Lucania, Valeria Palmieri, ha eseguito l’autopsia all’interno della sala mortuaria del “San Luca”, dove il giovane di Futani è deceduto nella notte del 28 marzo scorso. Ad assistere alle operazioni, anche il medico legale nominato dalla famiglia Curto, il dott. Giuseppe Consalvo, ed altri otto periti nominati dagli 11 indagati per la morte del minorenne. Si attendono ora i risultati dell’esame, i cui esiti si conosceranno non prima di 30-60 giorni. Di certo, è emerso che il ragazzo aveva una massa tumorale molto estesa a livello toracico, per cui si è reso necessario anche un esame istologico per capire se fosse di tipo maligno, che sarà poi confrontato su quanto riportato sulla cartella clinica. La salma, invece, è stata rilasciata per consentire la celebrazione dei funerali, che si terranno domani, sabato 6 aprile alle ore 15:30, a Futani, dove l’intera comunità, rimasta scossa e profondamente addolorata dalla tragedia, tanto da stringersi attorno ai parenti provando a collaborare, tramite una colletta, alle spese per le esequie. Nel piccolo centro cilentano la richiesta è che venga fatta giustizia, un desiderio espresso, tramite il legale Antonello Natale, dalla famiglia del povero Giuseppe, deceduto mentre i medici dell’ospedale “San Luca” provavano a salvargli la vita all’interno della sala operatoria. Il 16enne è spirato all’1:42, qualche ora dopo il suo arrivo al nosocomio vallese, accompagnato da uno specialista, il medico Luciano Trivelli di Futani (che risulta nell’elenco degli indagati), e dalla zia con la quale Giuseppe viveva. Secondo la ricostruzione di quelle ore drammatiche operata dai carabinieri, rintracciato un importante versamento pericardico con la presenza di liquido in gola, il cardiochirurgo Antonio Aloia, anche sindaco di Vallo della Lucania, disponeva un’urgente operazione chirurgica per lo svuotamento di circa 800 cc di liquido siero ematico. Le condizioni del 16enne, però, sono peggiorate con il passare del tempo, tanto da indurre ad un nuovo ingresso in sala operatoria per una toracotomia antero-laterale sinistra, con successiva pericardiotonia e svuotamento dal sacco pericardico di altri 200 cc circa di liquido siero-ematico. Qui sarebbe sopraggiunta poi, la morte, con il cuore di Giuseppe che ha cessato di battere, non riprendendosi mai più nonostante i disperati tentativi di rianimazione. La Procura di Vallo della Lucania ha aperto un’inchiesta iscrivendo, nel registro degli indagati, i già citati medici Antonio Aloia e Luciano Trivelli, oltre a Bartolo Fusco (primario del reparto di medicina d’urgenza), Antonio Passaro, Anna Rosa Orlando, Teresa Giuliani, Biagio Liccarolo, Corrado De Martino, Natascia Vargas, Flavio Marrocco e Antonio Polcaro. 



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