Giudiziaria
LA SENTENZA
LA SENTENZA
Castellabate, accusati di violenza sessuale e induzione alla prostituzione: assolti due coniugi
Antonio Vuolo
07 novembre 2025 15:59
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CASTELLABATE. Si è concluso dinanzi al Tribunale Penale di Vallo della Lucania il processo a carico di due coniugi residenti a Castellabate, rispettivamente di 74 e 70 anni, accusati di violenza sessuale, violenza privata e induzione alla prostituzione ai danni di una donna di nazionalità rumena. Dopo un lungo e complesso dibattimento, il Collegio, presieduto dal giudice Vincenzo Pellegrino, ha pronunciato la sentenza di assoluzione con la formula più ampia, ovvero “perché il fatto non sussiste”, accogliendo integralmente la linea difensiva. I due imputati, difesi dall’avvocato Alvaro Tortora del Foro di Vallo della Lucania, avevano sempre respinto ogni addebito, spiegando di aver semplicemente ospitato, per spirito di solidarietà umana, una connazionale della moglie in difficoltà. Un gesto di generosità che, col tempo, si era trasformato in un incubo giudiziario. Determinante per l’esito assolutorio è stata l’azione difensiva condotta dall’avvocato Alvaro Tortora, il quale, attraverso l’escussione dell’ultimo testimone, l’esame diretto degli imputati, richiesto dalla stessa difesa, e la successiva arringa finale, ha smontato l’impianto accusatorio, mettendo in luce le contraddizioni interne al racconto della denunciante, l’assenza di riscontri oggettivi e la totale inconsistenza delle prove a carico. “Questa decisione – commenta l’avvocato Tortora - restituisce dignità a due persone che per anni hanno portato il peso di accuse infamanti. È una sentenza che riafferma un principio fondamentale, in cui crediamo e per cui ci battiamo ogni giorno nelle aule di giustizia: la presunzione di innocenza non è un privilegio, ma un diritto inviolabile, pilastro della nostra civiltà giuridica”. “Quando la verità processuale coincide con la verità dei fatti, la giustizia ritrova il suo senso più autentico. In questa occasione – conclude l’avvocato Tortora -, si rende doveroso omaggio tanto al Collegio Penale quanto al Magistrato del Pubblico Ministero che, condividendo la mia stessa visione, hanno deciso di guardare nella mia stessa direzione: quella della giustizia autentica, libera da pregiudizi e fondata sui fatti”.  Con la sentenza del 6 novembre 2025, il Tribunale di Vallo della Lucania ha posto fine a una vicenda dolorosa e ingiusta, con i coniugi che tornano ad essere liberi da ogni ombra. 

 



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