CASTELLABATE. Una scena quasi surreale, ma ormai sempre più abituale nel Cilento: una famigliola di cinghiali è stata avvistata stamattina mentre passeggiava tranquillamente sul porto di San Marco di Castellabate, tra lo stupore e qualche telefonino pronto a immortalare il momento. Tre esemplari si sono aggirati tra le barche e la banchina esterna, come fossero turisti curiosi in cerca di panorama e relax. L’episodio, se da un lato ha strappato un sorriso e scatenato la corsa alle foto sui social, dall’altro riaccende una questione tutt’altro che leggera: quella della presenza sempre più massiccia dei cinghiali lungo la costa cilentana, anche nei centri abitati. Solo pochi giorni fa, a Castellabate, un uomo era stato aggredito e ferito da un cinghiale mentre raccoglieva le olive. Il fenomeno, che da tempo preoccupa agricoltori e cittadini, è al centro dell’azione del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, impegnato a intensificare le attività di contenimento. "Dal 15 agosto al 31 ottobre sono stati abbattuti quasi 600 capi – aveva spiegato il presidente del Parco, Giuseppe Coccorullo – ma resta fondamentale lavorare su prevenzione, filiera e cultura del territorio". E proprio sul porto, tra l’ironia dei social e la preoccupazione reale di molti, si consuma l’ennesima cartolina cilentana di un problema che ormai unisce la leggerezza dell’aneddoto alla gravità di un’emergenza ambientale e di sicurezza.