Sport
Serie D: Agropoli e Gelbison preparano sfide a Palazzolo ed Acireale
Marco Rizzo
11 aprile 2013 15:26
Eye
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AGROPOLI. Imporre la propria forza al Palazzolo Acreide. Serve un passo, forse decisivo per la salvezza e l’Agropoli non vuole perdere altro tempo. Meglio chiudere la partita, la pratica domenica pomeriggio, senza dover attendere gli altri 270 minuti, con due trasferte all’orizzonte e il derby al “Guariglia” con la Gelbison. Giorni importanti nell’ambiente biancazzurro. Franco Dellisanti continua a spronare i suoi, perché l’appuntamento con i siracusani non si può fallire. Come sempre, oltre che alle caratteristiche dei propri calciatori, i delfini s’affidano anche alla cabala, alla statistica che li vuole vincenti e forti nel proprio stadio. Capaci di mostrare due facce, una nelle esibizioni interne, un’altra fuori dal Cilento, i biancazzurri puntano dritto alla conferma di un “Guariglia” pressoché inviolabile, dove solo le battistrada Acr Messina e Cosenza sono passate, oltre alla Vibonese che approfittò a dicembre del momento di passaggio tra la vecchia e la nuova veste in campo dei delfini. Sul fronte della formazione, Dellisanti proverà oggi il consueto 4-4-2. Da verificare le condizioni di Landolfi e Giraldi e chi andrà a sostituire lo squalificato Sosero.

GLI AVVERSARI: IL PALAZZOLO ACREIDE
Il Palazzolo Acreide arriverà ad Agropoli con due assenze pesantissime, retaggio del derby tutto siracusano perso domenica allo “Scrofani Sallustro” contro il Noto. Ha lasciato tossine negative la sconfitta contro i granata, perché i gialloverdi di Orazio Pidatella (anch’egli squalificato per due gare, seguirà la partita dalla tribuna) c’avevano messo settimane per completare l’operazione di tirarsi fuori, momentaneamente dalla zona play-out. Invece il gol di Pignatta, che si è preso quattro turni di stop per la baraonda post-partita, ha riportato il Palazzolo Acreide tra le formazioni che rischiano di doversi giocare la possibilità di salvarsi attraverso gli spareggi. Per gli episodi avvenuti all’interno del proprio stadio, la società siciliana dovrà pagare 2.500 euro di ammenda, con diffida. Intanto, tre giornate di squalifica per Miraglia, una per Perricone. Saranno questi due i calciatori che mancheranno all’appello al “Guariglia” in una partita divenuta importantissima per il futuro dei siracusani. Pidatella s’affiderà comunque agli uomini che hanno permesso il rilancio dei gialloverdi. In primis, i bomber Mazzeo e Sarli, due elementi di grande esperienza, con il primo autore di otto reti, e con il secondo sei volte in rete, e che hanno vestito i panni di trascinatori da dicembre, mese del loro arrivo. Da tenere d’occhio è anche l’esterno Caputa, già autore di ben sei gol.

GELBISON, TUTTO OK IN VISTA DELL'ACIREALE
Prosegue senza particolari intoppi la marcia della Gelbison verso la sfida di Acireale. Come già fatto la scorsa settimana, Alessandro Erra lavora molto più sulla mente che sulle gambe del suo gruppo. Domenica si ripeterà, in pratica, la scena già vissuta quattro giorni fa, quando al “Morra” approdò la Nissa. Stessa condizione, con gli under volenterosi ma nulla più chiamati a dare il massimo contro la quarta in classifica. Un compito agevole, per i rossoblu, portato a termine comunque con agilità ma con il minimo scarto. Adesso si ripropone lo stesso scenario, nel match che al “Tupparello” vedrà come favoriti i vallesi. Oggi le prove tecniche contro la rappresentativa del girone I di scena sul sintetico cilentano, con Erra che testerà i suoi ragazzi. Tra questi c’è anche Pape Ousmane Senè, atteso ex del confronto. Il coloured che vive ormai da più di un decennio a Salerno, è transitato anche per Acireale, nel corso della sua carriera d’attaccante portata avanti tra Campania e Sicilia. Senè arrivò a Vallo della Lucania proprio dopo l’esperienza dalle parti del “Tupparello”, lo stadio dove ora la punta rossoblu proverà ad incrementare il suo bottino di reti, fermo ad otto, con l’ultimo acuto che risale al 2-0 sul Licata, con il calcio di rigore che inaugurò la strada del successo interno sui gialloblu

GLI AVVERSARI: L'ACIREALE
Ha poco da chiedere a questo campionato l’Acireale. Già da tre partite in campo con la Juniores, la formazione granata è più attenta a ciò che il futuro riserverà ad una delle compagini più blasonate della Sicilia e non solo. Acesi caduti in disgrazia quest’anno, con una stagione tribolata che ha portato alla retrocessione in Eccellenza, al culmine di un’annata trascorsa a risolvere più i problemi societari che quelli sul terreno di gioco. Sempre in affanno l’Acireale, confinato nelle zone basse, nonostante una rosa comunque di buon livello affidata a Salvatore Marra che fino alla fine ha provato a lottare per far rialzare i granata in classifica. L’arrivo, poi, a dicembre del nuovo presidente, Salvatore Palella, sembrava aver ridato slancio a tutto l’ambiente. Invece, la storia non è cambiata. Anzi, si è registrato l’ammutinamento dei calciatori della prima squadra che senza rimborsi ormai da mesi hanno preferito concludere anticipatamente la stagione. I granata ripartiranno dall’Eccellenza con Palella che non intende lasciare bensì raddoppiare, avendo già tracciato un programma per la prossima stagione, con i tifosi tutt’altro che contenti delle prospettive, con la manifestazione di protesta già annunciata per domenica al “Tupparello”, in uno stadio che sarà pressoché vuoto, come la casella delle vittorie interne dell’Acireale. Perché l’unica affermazione casalinga dei granata è giunta, contro il Città di Messina, nel girone d’andata, quando per alcune settimane gli acesi furono costretti a traslocare al “Polivalente” di Acicatena.



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