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Casalnuovo, la Tenenza dei Carabinieri in affanno: "Servono uomini"
Comunicato Stampa
19 novembre 2025 16:25
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CASALNUOVO L’ennesima notte di terrore ha scosso la città. Intorno alle 3, un gruppo organizzato di malviventi ha assaltato il bancomat della filiale BdM di Corso Umberto, forzando l’ingresso e sradicando l’intero sportello automatico. Durante la fuga, la banda ha trascinato la pesante cassaforte per centinaia di metri lasciando dietro di sé un corridoio di devastazione. Un’azione di una violenza inenarrabile, che solo per fatalità non ha mietuto vittime. Un episodio che conferma la spregiudicatezza di una criminalità capace di colpire con brutalità e senza timore, in un territorio già messo a dura prova. Il 21 maggio scorso i Carabinieri della Tenenza avevano assestato un colpo durissimo ai clan con il sequestro di un vero e proprio arsenale e l’arresto di un 32enne, condannato pochi giorni fa a 6 anni di carcere. Un risultato straordinario ottenuto da quello che il Segretario Generale Carmine Caforio ha definito "un pugno di militari che non conosce la resa", nonostante una carenza organica che supera le dieci unità.

"Una sproporzione drammatica — sottolinea ancora Caforio — che pesa ogni giorno sull’efficacia del servizio e sulla sicurezza dei militari e dei cittadini". Alla luce dell’ennesimo affronto alla comunità, Caforio, ascoltando la richiesta del personale attraverso il Segretario Regionale Massimo Gambino, lancia un appello diretto: "Questo assalto non è soltanto un colpo a un istituto di credito: è una sfida aperta allo Stato, una ferita inferta alla dignità di una città che da troppo tempo convive con la violenza della camorra e dei predatori notturni. In queste periferie dimenticate operano Carabinieri che continuano a dare tutto, spesso in pochi, stanchi, esposti a gravi rischi, con mezzi insufficienti. Molti vivono un profondo senso di mortificazione perché, pur volendolo, non possono fare di più a causa di una carenza strutturale ormai insostenibile".

USMIA Carabinieri rivolge quindi un appello al Comandante Generale dell’Arma, Salvatore Luongo, e al Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, affinché intervengano immediatamente.

"Rinforzare i presidi dell’Arma non è più un’urgenza tecnica: è una necessità morale e sociale. Diamo a queste donne e a questi uomini ciò che meritano: rispetto, risorse e rinforzi. Casalnuovo non può essere lasciata sola". Caforio conclude: "Mentre la criminalità alza il tiro, le Istituzioni devono rispondere con fermezza e con tutta la forza a disposizione, anche per arginare il pericoloso fenomeno della giustizia fai da te, sempre più ricorrente. Oggi più che mai, rafforzare Tenenze, Stazioni e Radiomobili significa difendere le comunità e restituire ai cittadini quella sicurezza che non può essere garantita da un pugno di militari contro territori complessi e minacciati da fenomeni criminali come quello di Casalnuovo".



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