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L'INVITO DEL VESCOVO
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Vallo della Lucania, la comunicazione della Diocesi: "Non seguite le attività di padre Galliano"
Nicola Nicoletti
20 novembre 2025 10:19
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VALLO DELLA LUCANIA. Un comunicato della diocesi di Vallo della Lucania invita a non seguire le attività di padre Giuseppe Galliano. Monsignor Vincenzo Calvosa segnala un decreto del Superiore Generale della Congregazione dei “Missionari del Sacro Cuore” a cui Galliano faceva parte.

Il 17 maggio 2022 padre Giuseppe Galliano è stato dimesso dall’Istituto religioso per “ostinata disobbedienza alle legittime disposizioni impartite dai superiori in materia grave per cui, in quanto religioso chierico, secondo il can. 701 del Codice di diritto canonico, non può esercitare gli ordini sacri se prima non ha trovato un Vescovo disponibile” .Tale accoglienza o consenso all’esercizio dell’ordine sacro non sono stati finora dati da alcun Vescovo. È una disposizione chiara che impone al sacerdote il divieto di celebrare messa e compiere altri riti che richiamino i fedeli. “L’esercizio dell’ordine sacro e quindi le relative azioni liturgiche compiute da padre Galliano, anche in luoghi diversi dagli edifici di culto, avvengono in violazione delle norme canoniche e delle disposizioni della competente autorità ecclesiastica”, recita il comunicato diocesano.

“Con particolare riferimento a notizie di attività di padre Galliano nel territorio di questa Diocesi di Vallo della Lucania, con l’intenzione di adempiere al mio dovere di Pastore e guida del Popolo santo di Dio – scrive Calvosa-, invito tutti i fedeli, per il loro bene spirituale, ad evitare di prendere parte, a qualsiasi titolo, ad attività di esercizio dell’ordine sacro che fossero poste in essere da padre Galliano”, sottolinea il vescovo. I divieti per l’ex missionario di Palermo sono iniziati quando il superiore generale della Congregazione dei Missionari del Sacro Cuore, padre Mario Alvaion Avalardo Tovar, lo dimise dall’istituto religioso. 

Il sacerdote in passato era stato a Salerno per degli incontri di spiritualità nonostante l’arcivescovo della diocesi, monsignor Andrea Bellandi, avesse comunicato ai fedeli che “le azioni liturgiche compiute da Padre Giuseppe Galliano, anche in luoghi diversi dagli edifici di culto, avvengono in violazione delle norme canoniche e delle disposizioni della competente autorità ecclesiastica”.

Già nel 2022 i vescovi di Milano, Monreale, Novara, Roma (card. Vicario), Salerno, Palermo si erano espressi in maniera contraria alle sue attività, invitando a non partecipare alle sue liturgie “poiché mettono a repentaglio la vita spirituale di credenti e non credenti, a motivo di una predicazione e di una pratica liturgica e devozionale che corrompe la fede cristiana con elementi presi da forme di spiritualità incompatibili con essa. È nostra responsabilità mettere in guardia dal grave rischio di porsi al di fuori della comunione cattolica qualora prendano parte a tali incontri”. Adesso anche la diocesi di Vallo della Lucania si aggiunge al divieto per il religioso di compiere celebrazioni in diocesi.



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