AVELLINO. Dimesso, spento, slegato. Non basta inserire tra gli 11 titolari Gennaro Tutino per sollevare le sorti dell’Avellino che oggi ha raccolto tutti gli aggettivi peggiori perdendo al Partenio 3 a 0 contro un Empoli che si riabilita in Irpinia inserendosi nella parte sinistra della classifica. Raffaele Biancolino da capitano autorevole del vascello biancoverde si è declassato nell’ultimo mese a mozzo di un equipaggio che non naviga più sereno tra i flutti della B. Colpa anche sua certamente e di questo sistematico desiderio di provare a vincere gli incontri non fondandosi sull’equilibrio, prodotto dal primo non prenderle, ma sull’offesa ad oltranza. E’ la terza imbarcata subita dai lupi con numeri impietosi che piombano sulla difesa: 25 reti subite, il secondo peggior passivo della categoria. Un altro segnale arriva dalla gara di oggi contro i toscani di Dionisi che fanno 3 gol scoccando 4 tiri in porta. Il certificato autentico della fallibilità sistematica degli avellinesi che stanno mancando nella battaglia, nella capacità di contrasto. I campani capitolano al minuto 17 per uno spunto di Obaretin, il 2003 ex Primavera del Napoli, che serve Moruzzi abile a crossare per il colpo di testa di Elia che piazza il pallone alle spalle di Daffara. Sul gong del primo tempo arriva il raddoppio con un gran destro a giro di Edoardo Saporiti. Per l’Avellino entrano nel secondo tempo Enrici, Patierno e Palumbo ma la storia non cambia. La squadra non si accende in alcun modo. Negli ultimi 20 minuti finali registrati i tentativi di Palumbo di testa e di Tutino che si divora un gol. Il tris per gli empolesi lo cala al 95’, in pieno extratime, Pietro Pellegri che dopo un anno torna al gol. L’oscurità ed il freddo calano sul Partenio. Si, è proprio un tempo da lupi!