SANTA MARINA. La Corte di Cassazione ha annullato l’ordinanza del Tribunale di Potenza che il 15 aprile aveva disposto gli arresti domiciliari per Giovanni Fortunato, sindaco di Santa Marina, nel Salernitano, con l’accusa di concussione. Gli atti sono stati rinviati al Tribunale del Riesame per una nuova valutazione. Al centro dell’indagine c’è un pagamento di 10 mila euro che, secondo l’accusa, Fortunato avrebbe imposto al proprietario di un complesso immobiliare venduto nel 2019. Ma i giudici della Suprema Corte hanno rilevato diverse incongruenze: la presunta richiesta sarebbe avvenuta quando la vendita era già stata formalizzata, elemento che indebolisce la tesi di una minaccia capace di bloccare l’affare. I giudici hanno inoltre evidenziato contraddizioni nelle dichiarazioni della persona offesa e hanno ritenuto plausibile che la somma potesse riferirsi a precedenti attività professionali svolte da Fortunato, ingegnere, per il proprietario dell’immobile. Tale circostanza, documentata agli atti, non era stata adeguatamente considerata dal Tribunale. Anche altri elementi ritenuti indiziari, come le riunioni a porte chiuse o i telefoni lasciati fuori dallo studio, sono stati giudicati “ambigui”. Il caso torna ora al Tribunale di Potenza, che dovrà riesaminare la vicenda colmando le lacune evidenziate dalla Cassazione. Fortunato resta però ai domiciliari essendo destinatario anche di un’altra misura cautelare relativa a un altro procedimento.