AGROPOLI. Gabriele Procida è conosciuto e riconosciuto. Tra Cilento e l’Europa tutta. Tra Trentova dove apprezza la baia ed i colori di un mare magnifico e Torchiara sede delle sue sessioni di shooting per qualche settimana durante l’estate. Nato a Como ma per i genitori si vanta delle sue origini agropolesi. E’ stato il trascinatore della nuova Italbasket di Luca Banchi che ha battuto 82-81 la Lituania a domicilio sul Mar Baltico nel secondo turno del girone di qualificazione ai campionati del mondo 2027. Lì, dove c’è una grande scuola di pallacanestro che ha cresciuto talenti del calibro di Sabonis, Marciulionis, Valanciunas - e anche lo stesso Velicka, ex Napoli basket, che si è battuto bene - è avvenuta un’impresa mai riuscita prima d’ora nella storia della nazionale italiana. 

Beh, “Gabri” è stato il leader degli azzurri per i suoi 24 punti - 8 su 15 dal campo - ed un’autorevolezza non comune per un ragazzo di 23 anni individuato dal Real Madrid, uno dei top club di Eurolega. Procida ha messo in ginocchio i lituani tra triple, schiacciate e contropiedi. A proposito decisivo quello del +4 a 2’10” dalla fine con l’appoggio di sinistro che ha orientato il saccheggio del campo di Klaipeda. Insieme a lui bene la new age italiana con Suigo, 18 anni, Ferrari e Casarin. Procida rispetto a loro però è un senatore sul quale l’Italia dei canestri è giusto che investa come ci sta puntando anche qualche franchigia Nba che non esclude di coinvolgerlo a stretto giro. Tra gli italiani del futuro collocabili al piano di sopra, per la Nba, c’è senz’altro Procida, cognome e origini cilentane. Dopo Enzino Esposito potrebbe essere il secondo campano della storia a misurarsi tra i giganti americani.