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IL PROVVEDIMENTO
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Agropoli, Comune 'chiude' centro di accoglienza migranti a Moio: gestore ricorre al Tar
Redazione
03 dicembre 2025 17:44
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AGROPOLI. Il sindaco di Agropoli, Roberto Mutalipassi, comunica che, in data odierna, il responsabile dell'Area 5 - Governo del territorio, pianificazione territoriale, patrimonio e datore di lavoro del Comune di Agropoli, Ing. Agostino Sica, ha ordinato tramite apposito provvedimento la cessazione dell'uso collettivo del CAS (Centro Accoglienza Straordinario) in località Moio. Tale decisione viene a seguito dei sopralluoghi effettuati e dalle verifiche esperite presso l'immobile che ospita da qualche settimana diversi migranti, a cura di una Srl. L'immobile, secondo quanto emerso, risulta privo di stato legittimo definito (condono ex L. 47/1985 pendente), privo dei prescritti titoli paesaggistici, ambientali e strutturali. Inoltre risulta realizzato anche un manufatto privo delle prescritte autorizzazioni. Oltre a provvedere al ripristino dello stato dei luoghi, la Srl dovrà provvedere all'interruzione dell'attività in essere.

Di seguito, riceviamo e pubblichiamo la seguente nota stampa diffusa dalla Benincasa Ermes Accoglienza srl, società che gestisce la struttura:

"I nostri legali domattina presenteranno ricorso al TAR per poter impugnare e rispondere alla loro ordinanza nel seguente elenco: 


- i CAS, denominazione di Centro Accoglienza Straordinario, non ha bisogno di nessun cambio di destinazione come anche sentenze precedenti del TAR confermano;

Nel CAS non è presente nessun manufatto abusivo, anche perché ciò a cui si riferiscono è posizionato in un’altra particella, non in uso e mai presentato alla prefettura per accogliere migranti e per nessun altro scopo; ci teniamo a precisare che lo stesso è presente nella perizia del Giudice Giudiziario e presente prima dell’acquisto oltre che inutilizzato in nessun modo anche perché è un rudere che era coperto da rovi;

- i titoli paesaggistici richiesti sono all’interno della perizia del tribunale e noi abbiamo chiesto ulteriore conferma agli stessi enti che ci hanno confermato per iscritto che l’immobile non è all’interno dell’Ente Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni ne quindi della soprintendenza come asserito dallo stesso Comune nel 2006 al CTU del tribunale. 

- lo stato dei luoghi non ha bisogno di nessun ripristino non essendoci state costruzioni e/o modifiche non accettate dallo stesso comune che era al corrente tramite pec e protocolli di ogni lavoro eseguito all’interno dello stesso. 

Troviamo abbastanza assurdo il comportamento da parte della macchina comunale che finché non si è aperti e non ci sono stati i primi migranti non hanno mai integrato delucidazioni e/o perplessità finanche a non presentarsi all’invito ufficiale di sopralluogo della Prefettura tramite Pec del 25 agosto 2025 in cui potevano espressamente richiedere ulteriore documentazione e/o perplessità a cui avremmo prontamente risposto. Infine, ci teniamo a precisare che la struttura ha avuto parere positivo dalla Prefettura, Vigili del Fuoco e ASL di Salerno per l’apertura e che il Comune, anche nella persona del Sindaco, era al corrente dell’apertura del CAS".



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