SALERNO. Bisogna prendere atto che se da una parte il manager dichiara di essere al fianco dei lavoratori, nel concreto con atti e disposizioni non perde occasione per mostrare invece una disattenzione anche in presenza di errori e malintesi amministrativi. Il fatto. Con una disposizione inoltrata a mezzo email l’AOU Salerno, all’epoca guidata dal manager D’Amato per coprire la carenza di organico per gli infermieri bandisce una procedura per il tramite di avviso pubblico per soli titoli per il conferimento di incarichi provvisori e a tempo determinato per un periodo di sei mesi eventualmente rinnovabili. Nel corpo della richiesta di disponibilità inoltrata in data 30/07/2025 chiaramente si richiedeva per la immissione in servizio, vista la necessità di garantire i livelli essenziali di assistenza, di comunicare nella risposta la prima data disponibile che era fissata con decorrenza dal 01/09/2025, termine perentorio atteso che il mancato riscontro avrebbe determinato la decadenza dalla graduatoria. È inutile dire che i termini della richiesta erano chiari e molti infermieri che operavano presso altre strutture sanitarie, per non incorrere nelle sanzioni previste per il mancato rispetto dei termini di licenziamento, in genere di 30 giorni, si sono visti costretti ad attivare immediatamente la procedura. L’azienda Ospedaliera Universitaria di Salerno invece di porre rimedio ad un errore amministrativo ed evitare il lievitare di un contenzioso con una semplicità inaudita, non solo comunica che il provvedimento era una mera richiesta di disponibilità all’assunzione, ma addirittura revoca la procedura. Il paradosso che però l’ente provvede a tranquillizzare gli operatori che si sono licenziati rassicurandoli che comunque gli interessati rimangono collocati utilmente nelle medesime posizioni occupate, ovviamente a futura memoria poiché senza ombra di dubbio non saranno mai più convocate. Appare ovvio – dichiara Alfonso Della Porta Segretario Provinciale della CISL FP di Salerno – che assistiamo ad un paradosso proprio del teatro dell’assurdo e spiace che durante l’ultima riunione il manager Verdoliva, su sollecitazione dell’organizzazioni sindacali ha rassicurato che avrebbe analizzato la situazione e l’avrebbe attenzionata poiché coinvolto in prima persona a difendere eventuali aspirazioni degli interessati che ovviamente sono stati chiamati e che certamente se non contattati non avrebbero avuto alcun diritto da vantare. Prendiamo atto – conclude il dirigente sindacale della scelta assunta in piena autonomia e senza un confronto con le organizzazioni sindacali e fermo restante che il nostro staff legale resta a disposizione degli interessati per eventuali contenziosi da attivare, si ribadisce la necessità di avviare un confronto sulla dotazione organica e sulle modalità e sulle procedure da avviare per l’adeguamento degli organici al fabbisogno assistenziale, elemento essenziale del confronto poiché non si possono fare le nozze coi fichi secchi.