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Salernitana, Faggiano: “Proprietà forte e sul pezzo, compattiamoci per far bene"
Comunicato Stampa
05 dicembre 2025 18:41
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SALERNO. Daniele Faggiano ha incontrato la stampa in conferenza questo pomeriggio. Il direttore sportivo della Salernitana, a quarantotto ore dal prossimo impegno di campionato contro il Trapani, ha fatto il punto della situazione rispondendo alle domande dei cronisti. “La società è unita e compatta. Iervolino, Pagano, Milan, io e tutte le altre componenti procediamo nella stessa direzione. Esiste un’unica corrente, quella della proprietà. Questa unione è fondamentale, stiamo facendo cose importanti e serve l’aiuto di tutti perché se ne stanno sentendo tante. Al bando le chiacchiere. Danilo Iervolino è un presidente con tanta voglia, nonostante sia in Lega Pro e quel che è successo in passato, con le due retrocessioni. Ha appena immesso 30 milioni nelle casse del club per ricapitalizzare, mica 3. Non si trova neppure in categorie superiori una proprietà così. Con lui si è creato un grande rapporto, è sempre presente anche a distanza e non c’è bisogno che venga ogni giorno al campo per dimostrarci la sua vicinanza: è sempre carico, paga gli stipendi puntualmente, non ci fa mancare nulla. – ha detto in apertura di conferenza il direttore – Subito dopo la sconfitta nel derby, il primo messaggio è stato del patron. Era dispiaciuto ma ha voluto trasferire serenità e compattezza a me, allenatore e calciatori. Salerno deve sperare che ci sia Iervolino per altri cent’anni. Ho persino sentito che secondo qualcuno vorrebbe vendere la società. Ma come può voler vendere un presidente che già parla di mercato ed è sul pezzo, come tutti? Annuso aria di malcontento e sinceramente mi dispiace: eravamo primi fino alle 20:30 di lunedì, ora siamo terzi a tre punti dalla vetta e non abbiamo ancora raggiunto l’esatta metà del campionato”.

Faggiano ha proseguito: “Il 5-1 di Benevento è un risultato pesante, brucia a tutti ma i campanelli d’allarme possono venire anche da risultati diversi. La flessione di una squadra può starci, noi ribadiamo di voler fare qualcosa di buono. Abbiamo perso contro Catania e Benevento? Loro hanno perso più o meno quanto noi. E poi c’è sempre il girone di ritorno. Catania e Benevento provano da anni a vincere il campionato, il Cosenza ha confermato tanti giocatori reduci dalla B. Noi invece abbiamo una squadra interamente nuova e non era facile arrivare a questo punto del campionato in queste posizioni. Certamente si può migliorare e lavoreremo per farlo ma non mi piacciono alcuni tentativi di destabilizzare l’ambiente. Cerchiamo tutti di compattarci”.

A gennaio si aprirà il mercato. “Ho sentito critiche anche in tal senso ma in estate abbiamo mandato via tanti esuberi e comunque non si potevano accalcare troppi giocatori in rosa. Preferisco vincere un paio di partite in meno ma non affossare la società. Il mercato è una palude, stiamo lavorando sotto traccia per fare quello che serve ma sia chiaro, io vorrei solo puntellare e cambiare il meno possibile. Se devo prendere un giocatore ‘tanto per’, mi tengo quelli che ci sono. Il mercato dipenderà dalla squadra: le mie dichiarazioni post Benevento sono chiare e non rappresentano affatto un attacco ai calciatori. Con loro parlo pure nello spogliatoio e voglio che chi è stato forse più disattento si svegli, perché non vorrei cedere nessuno e creare un bel gruppo, cosa che già c’è. Io voglio tenere tutti, però se vedo che qualcuno mette il broncio quando non gioca e poi magari non fa il suo dovere quando scende in campo, le cose cambiano. – ha aggiunto Faggiano – Bisogna ottimizzare tutto. Questo non perché Iervolino non metta soldi, anzi. Ottimizzare significa prendere un calciatore al posto di qualcun altro per non rovinare, oltre che le casse societarie, anche il gruppo. Se poi dovessimo chiedere al patron un sacrificio, lo farà. Longobardi? Lo seguivo da tempo, potrà darci una mano. Il suo ingaggio non è conseguenza del 5-1 ma era stato già definito prima l’accordo con lui. Lo abbiamo detto dopo per rispetto di chi doveva affrontare la gara”.

In chiusura, il direttore si è soffermato su alcune gare fin qui disputate e sulla posizione dell’allenatore: “Il ko di Benevento può starci ma dà fastidio per le proporzioni, quasi sono dispiaciuto di più per i pareggi con Latina e Potenza, quattro punti persi. Pesano anche i punti persi col Cerignola. Le difficoltà in difesa sono evidenti, ci stiamo lavorando. La fiducia nei confronti del tecnico è incondizionata. Ho evitato di mandare via anche chi non ha vinto per 12 partite. Se il mister prepara una cosa in settimana e i calciatori non la fanno, vuol dire che manca attenzione e bisogna ritrovarla. Le mie parole sono un modo per spronare chi c’è, non per attaccare. Dobbiamo forse ancora trovare un equilibrio anche in avanti ma in una squadra totalmente nuova questo può starci. Le prossime tre partite saranno un banco di prova per tutti. Inglese? Chiunque bussi, resta inamovibile”.



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