VALLO DELLA LUCANIA. La grande festa del fine gara al “Morra” per il raggiungimento del terzo posto solitario, per l’aver ottenuto la possibilità di giocarsi in casa la semifinale play-off contro il Città di Messina con la forte probabilità di approdare in finale per il doppio risultato a disposizione, ha visto però qualche punta amara, riflessa nelle parole comunque cariche di soddisfazione espresse dal presidente Antonio Piccininno. Il patron della Gelbison ha ribadito concetti già nel recente passato portati all’opinione pubblica. La mancanza di supporti esterni, o almeno di una parte di soggetti che avevano dichiarato di voler appoggiare l’attività della società ma non hanno poi rispettato gli impegni economici, è alla base del j’accuse di Piccininno (nella foto), che non lesina neanche una stoccata ai tifosi, a suo dire poco presenti nel giorno che ha sigillato la storica impresa che ha visto la truppa di Alessandro Erra agguantare la cifra di 60 punti, concludendo la stagione regolare alle spalle delle corazzate Acr Messina e Cosenza, salendo sul podio del girone I. Già di per sé è questo un motivo di vanto ed orgoglio per la piccola realtà cilentana che ora è chiamata a stringersi attorno alla Gelbison nei giorni che fanno davvero la storia. Domenica l’appuntamento con il Città di Messina per il momento più alto, dal 1956 ad oggi, della società rossoblu.