Attualità
Appalti&camorra, Santomauro chiede di ritornare in libertà
Redazione
18 maggio 2013 15:47
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BATTIPAGLIA. Arriverà entro i primi giorni della prossima settimana la decisione del gip sulla richiesta di scarcerazione avanzata dai legali di Giovanni Santomauro. Al termine dell’interrogatorio di ieri mattina, i legali dell’ex sindaco di Battipaglia, Leonardo Mastia e Cecchino Cacciatore, hanno chiesto al giudice per le indagini preliminari di revocare la  misura cautelare degli arresti domiciliari in quanto sarebbero venute meno le esigenze legate ad una possibile reiterazione del reato. "Ora che il consiglio comunale si è sciolto e si è insediato il commissario prefettizio Ruffo non vi è nessun pericolo di reiterazione del nostro assistito" ha commentato l’avvocato Mastia. Giovanni Santomauro, arrestato nell’ambito dell’inchiesta condotta dalla Dia su presunte infiltrazioni camorristiche nella gestione degli appalti banditi dal comune battipagliese, ieri mattina ha risposto alle domande del gip Dolores Zarone e dal pubblico ministero Rosa Volpe, difendendosi dalle accuse e chiarendo punto per punto tutti gli aspetti. Lungo interrogatorio anche per l’architetto avellinese Francesco Mainolfi, accusato di tentata turbativa d’asta. Mainolfi, che chiede di tornare in libertà,  ha precisato la sua posizione negando di aver ricevuto pressioni dall’imprenditore Nicola Madonna, ritenuto vicino al clan dei casalesi. Lunedì mattina toccherà all’ingegnere Giovanni Argento rispondere alle domande dei giudici.



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