Maxi operazione questa mattina in località Varolato, dove gli agenti della polizia locale di Capaccio, coordinati dal comandante Antonio Rinaldi, in un’azione congiunta con i carabinieri della compagnia di Agropoli, la polizia di Stato e la Digos, hanno proceduto all’esecuzione forzata dello sgombero, in forma coattiva, di un intero complesso rurale, disposto dall’ordinanza sindacale n. 45 del 2 aprile 2010 in virtù dell’indecorosa situazione di degrado, sovraffollamento e grave carenza igienico-sanitaria delle fatiscenti strutture, in origine stalle, fienili e depositi per attrezzi, dichiarate inagibili ma abusivamente adibite ad alloggi per immigrati, cui venivano forniti in locazione.
Circa 60 gli uomini delle forze dell’ordine intervenuti sul posto, molti dei quali in tenuta antisommossa: 16 le unità abitative abusive svuotate, 33 i cittadini extracomunitari sgomberati (ma dai riscontri ne alloggiavano almeno 65), di cui 2 posti in stato di fermo in quanto sprovvisti di regolare permesso di soggiorno. A far scattare il blitz delle forze dell’ordine anche diversi episodi di disordine civile, risse e continui schiamazzi verificatisi negli ultimi tempi nella zona e ad opera degli extracomunitari presenti, divenuti ormai numerosi e costretti a vivere in condizioni di degrado. L’intero podere è stato posto sotto sequestro: per i proprietari, Vittorio Meluccio e Vito Meluccio, rispettivamente padre e figlio, è scattata la denuncia all’autorità giudiziaria per l’improprio e promiscuo utilizzo residenziale di ex strutture zootecniche. Infatti, tutti i monolocali, di appena 10 metri quadrati cadauno, oltre ad essere realizzati nei pressi di cumuli di rifiuti e materiali di scarto derivanti dall’agricoltura, presentavano vani adibiti a dormitorio con altezza insufficiente e letti in sovrannumero ammassati sul pavimento, mancanza di finestre, servizi e stoviglie in condizioni indecenti, assenza di scarichi reflui, approvvigionamento idrico di incerta fornitura ed impianti elettrici improvvisati con metodi di fortuna. Le unità dei Vigili del Fuoco, i tecnici dell’Enel, gli operai su mezzi meccanici dell’azienda Sarim e di volontari di Croce Rossa ed Humanitas, hanno poi provveduto al controllo di tutti gli alloggi per rimuovere bombole di gas, materiali infiammabili, allacci alla rete elettrica, stufe e piccoli elettrodomestici. I cittadini extracomunitari presenti al momento dello sgombero non hanno opposto resistenza, raccogliendo con mezzi propri oggetti personali, viveri ed indumenti per lasciare immediatamente gli alloggi abusivi: le operazioni si sono così svolte regolarmente e senza alcun episodio di protesta o colluttazione, alla presenza del sindaco di Capaccio Paestum, Pasquale Marino, degli assessori Eugenio Guglielmotti e Salvatore Nacarlo, e del consigliere comunale Vito Scairati.
“Avevamo dato sette giorni di tempo ai proprietari per cessare l’illecita attività di locazione esercitata e di sgomberare gli occupanti – spiega il sindaco Marino – ma non se ne sono affatto curati. Così, nell’ambito di una costante azione di controllo del territorio, si è giunti all’esecuzione coatta dell’ordinanza, di concerto con la questura di Salerno. Questa operazione non solo rappresenta un segnale forte nei confronti di tutti coloro che sfruttano gli extracomunitari lucrando sulla loro situazione di disagio e bisogno, ma anche verso gli immigrati clandestini e non in regola con la legge. Un’azione tangibile per garantire il rispetto della legalità e la sicurezza dei cittadini. Attraverso la Caritas e varie associazioni locali, abbiamo immediatamente provveduto a trovare una sistemazione temporanea e soprattutto decente ai cittadini extracomunitari sgomberati ed in regola con il permesso di soggiorno”.
Come annunciato dal Sindaco, il Comune di Capaccio ha provveduto a trovare una temporanea sistemazione agli extracomunitari sgombrati, ospitati in locali messi a disposizione dal parroco della Laura, don Carlo, dalle locali Associazioni “AnzianiInsieme” e “Oltreterra” Onlus, e dall’Amministrazione comunale. Il primo cittadino Pasquale Marino, insieme agli assessori Guglielmotti e Nacarlo, ha incontrato i 33 immigrati presso l’area Sic di Foce Sele, dove sono stati accolti ed è stato offerto loro il pranzo.
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