Nei mesi di luglio ed agosto, il Museo Archeologico Nazionale di Paestum resterà aperto fino all'una e trenta di notte. Dunque, i battenti della struttura non chiuderanno come di consueto alle 19:30, ma dal mercoledì alla domenica resteranno aperti fino alle ore 1:30. L’iniziativa è stata siglata tra Soprintendenza di Salerno, direzione, sindacati e dipendenti del Museo, che prolungheranno il loro turno di lavoro senza costi aggiuntivi. L'accordo è stato sottoscritto, ieri, dalla soprintendente Maria Luisa Nava, il segretario nazionale della Cisl Beni Culturali, Claudio Calcara, il segretario della Cisl, Giuseppe La Pastina, ed il segretario Cgil, Felice Savino.

"Vogliamo valorizzare i siti archeologici della Campania, che sono tra i più importanti al mondo, e vogliamo ampliare l'offerta culturale con eveni all'interno del Museo, con i nostri pochi fondi disponibili", ha dichiarato Savino in merito all'accordo che "vuole essere una risposta a chi, nel governo, vuole privatizzare la fruizione delle aree archelogiche o addirittura chiuderle al pubblico". All'iniziativa è mancata l'adesione della Uil, fa notare La Pastina, il quale ha chiarito che "l'apertura notturna del Museo arriva senza chiedere un soldo a nessuno e solo grazie alla disponibilità dei dipendenti che non potranno essere bollati come fannulloni. Rappresentano un modello a livello nazionale". Non sono mancati gli elogi anche dalla soprintendente Nava: "Ringrazio i dipendenti, subito disponibili ad attuare il progetto nato per combattere il decremento delle visite di turisti degli ultimi anni". Anche la Nava ha mostrato le sue perplessità sugli indirizzi del governo, sempre più orientato alla privatizzazione dei siti archeologici italiani che, a suo parere, comporta un grave spreco di denaro nonché lo svilimento delle soprintendenze a cui vengono tagliati i fondi. "Vogliamo realizzare all'interno dell'area archeologica di Paestum un grande evento - ha concluso la soprintendente - con il patrocinio del Parco Nazionale del Cilento". Soddisfatta dell'iniziativa anche la direttrice del Museo, Marina Cipriani.